La forza della Juventus

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La Juve di questi ultimi due anni è cambiata. Vincente come una volta, ma più moderna e meno antipatica.
La forza di una squadra sta nel gruppo, gli uomini che la compongono devono essere uomini, devono saper lottare per allontanare tutte le difficoltà, dentro e fuori dal campo. Spesso le difficoltà ti temprano, ti danno più forza, ti danno stimoli. Sta succedendo questo alla Juve degli ultimi due anni. Una società e una squadra ricreata dopo tutti i tentativi falliti nel dopo Calciopoli. Gli scandali  avevano causato la fuga di alcuni dei calciatori più forti, l’allontanamento di una parte della tifoseria, l’antipatia, che già era ben viva prima di tutto questo, da parte delle altre squadre e dei loro tifosi.

Lo scudetto della stagione passata ha ridato entusiasmo e brillantezza all’ambiente e al progetto. La Juve non perde una partita in campionato da 46 gare, un traguardo importante, che si avvicina a quello del Milan di Fabio Capello. Vince e convince, forse non tanto nella trasferta di Siena, ma proprio questo testimonia la forza di un gruppo che riesce anche nelle giornate no, a trovare lo spunto per “portare a casa” i tre punti. Per vincere con così tanta continuità chiaramente non bastano le motivazioni e il carattere, ci vuole organizzazione tattica, intelligenza e grandi doti tecniche ed atletiche. La Juve di Conte e Carrera è un mix tra stimoli sempre altissimi, tecnica eccellente e tanta, tanta corsa. Una squadra come questa apre un ciclo, non solo con calciatori giovani che si compensano con calciatori “anziani”, ma apre un ciclo anche nella gestione del gruppo, della società. Riuscire a rinforzarsi dopo la vicenda di Conte, è reazione da grande squadra. Forse nessuno saprà mai la verità, resta però un’unica certezza, rappresentata dalla solidità della squadra. Può sembrare un controsenso, ma l’allenatore nonostante tutto sta facendo la sua parte, e bisogna dargliene atto.

L’ombra delle ingiustizie e del malaffare non scoraggia di certo, almeno per il momento, un gruppo vincente, che gioca per i suoi tifosi sempre più coinvolti da un progetto concreto (vedi anche stadio nuovo), e appassionante. La Juve non è tornata la Juve, ma è rinata in un contesto nuovo, vincente come una volta, ma più moderna e meno antipatica.

Francesco Mazzetto