Sulla Stampa di sabato 17 novembre 2012 Francesco Grignetti ha pubblicato l’articolo “Bologna, torna l’ombra dei palestinesi sulla strage”, in cui si dà ampio risalto, senza però citarle esplicitamente, alle ricerche che stanno conducendo  ormai da anni per SegretidistatoLiberoReporter, Gian Paolo Pelizzaro, Gabriele Paradisi, François de Quengo de Tonquédec e sextus empiricus.

L’ottimo giornalista de La Stampa ha recentemente pubblicato un libro per le edizioni digitali e-letta, intitolato “La spia di Moro – Il colonnello Stefano Giovannone, dieci anni di servizi segreti tra petrolio e

Terrorismo”, in cui trattando il “lodo Moro”, correttamente non ha mancato di citare più volte il lavoro svolto dal gruppo di Segretidistato, lavoro che è stato apprezzato e richiamato anche da Andrea Colombo nel suo “Trame – Segreti di Stato e diplomazia occulta nella nostra storia repubblicana” (Cairo, 2012).

Nel corso dell’edizione serale del TG5, sempre di sabato 17 novembre, un ampio servizio ha esposto con dovizia di particolari la pista palestinese per la strage di Bologna del 2 agosto 1980, richiamandosi all’articolo di Grignetti e al libro appena uscito dell’onorevole di Futuro e libertà Enzo Raisi, “Bomba o non bomba. Alla ricerca ossessiva della verità” (Minerva Edizioni), libro che verrà presentato in anteprima nazionale,oggi  lunedì 19 novembre a Bologna. Nell’occasione interverranno oltre all’autore  il magistrato Rosario Priore, l’avvocato penalista Alessandro Pellegrini e Gabriele Paradisi giornalista di LiberoReporter e vicedirettore del giornale Segretidistato.it, moderatore Massimo Gagliardi Vicedirettore de Il Resto del Carlino.

Anche nel servizio del TG5, purtroppo, nonostante si sia incentrato sul misterioso viaggio a Roma del 1981 di Abu Anzeh Saleh e sul fatto che la procura di Bologna stia indagando in proposito, ci si è dimenticati di segnalare che quella scoperta e le due interrogazioni parlamentari urgenti da essa scaturite sono frutto del lavoro di SegretidistatoLiberoReporter.

Crediamo sia semplicemente una questione di onestà intellettuale e deontologica. Le fonti andrebbero sempre citate.