MARODal 17 dicembre la Corte Suprema di Delhi chiude gli uffici per altre vacanze; fino al 18 novembre i magistrati indiani sono stati in ferie per feste giuridiche con il conseguente differimento al prossimo anno – dopo il 2 gennaio- della decisione sul ricorso presentato oltre tre mesi fa sul caso dei 2 fucilieri di Marina. In effetti, sono già ampiamente trascorsi i termini per il pronunciamento della Corte Suprema  innanzitutto sulla giurisdizione che, stando al Diritto internazionale, è italiana, ma anche sul riconoscimento dell’immunità funzionale prevista per il personale in divisa che opera all’estero con un preciso mandato del proprio Governo. ‘’Forte delusione e profondo rammarico’’ sono stati espressi dalle istituzioni, oggi, assai tardivamente; va tuttavia detto che, pure con un approccio morbido, col discutibile massimo riserbo, il Governo non ha fatto  mancare a quei 2 sottufficiali del San Marco il doveroso supporto legale e la vicinanza assidua di rappresentanti , in particolare della Marina. Vani, o quantomeno insufficienti, sono stati tuttavia  gli sforzi sottotraccia condotti dalla diplomazia  per smuovere gli ineffabili magistrati di Delhi e del Kerala che preferiscono glissare quando in servizio,ma gradiscono altrettanto  stare in ferie prolungate! La ‘’manovra’’ è stata lasciata alla Farnesina, come le compete, con  approcci tipicamente diplomatici; anche la Difesa non ha preteso iniziative più forti; è stato imposto quasi un silenzio nazionale  affinché gli indiani non fossero irritati da prese di posizione italiche. E noi, così, ci siamo presi –silenziosamente- una serie di ‘’sole’’ di cui l’ultima –in ordine di tempo-  è quella dell’ulteriore scarroccio della decisione delle corti indiane; le quali, come  il loro Paese, non brillano  per essere una grande democrazia, visto che da ormai 10 mesi  trattengono coattivamente ed ingiustamente i 2 Fucilieri  indagati per ‘’presunto’’ omicidio di 2 pescatori indiani scambiati per pirati, in una sorta di carcere preventivo indefinito in attesa di giudizio. Altro che democrazia, questo è il contrario di uno Stato di Diritto; altrove, in paesi civili, si chiama  arbitrio se  non  barbarie, per la sconsideratezza  e la  violazione dei diritti umani fondamentali. Queste ‘’sole’’ possono continuare all’infinito poiché non sembra che da parte italica, di là di qualche flebile esternazione istituzionale, ci siano ferme prese di posizione  anche di fronte a faziosi rinvii delle corti indiane; né qualche organismo più ‘’in alto’’ ha sentito la necessità di perorare la causa dei 2 marinai italiani che pure operavano sotto egida ONU ed il larga misura sotto l’Unione Europea.  Non solo ‘’sole’’; abbiamo assistito ad abusi, soprusi e inganni,   e ad una successione di eventi e situazioni surreali, da favola, da ‘’fole’’, per usare un eufemismo. E ora, in clima natalizio, le ‘’fole’’ hanno ancora più presa proprio per quell’atmosfera festosa e fantasiosa tipica del momento; si raccontano le fiabe di Babbo Natale  ai nostri bimbi,quelle di Andersen, poi della Befana e via dicendo. Qualcuno racconterà anche quella ben più drammatica e triste dei 2 Fucilieri che però non è una ‘’fola’’ ma una storia  vera, seppure al limite della  realtà  e della credibilità. Tutta la vicenda, da quel fatidico 15 febbraio, è una collana di ‘’fole’’, con successivi ‘’passaggi di palla’’ fra le Corti di Delhi e del Kerala e con colpi di scena e descrizioni surreali di situazioni  tipiche  delle fiabe. Cappuccetto Rosso, mosso da impulso affettivo e umanitario, credeva di trovarsi di fronte alla povera nonna e invece sotto le coperte c’era il Lupo cattivo travestito e ingannevole; anche i nostri 2 Fucilieri si trovavano in missione umanitaria per  proteggere gli equipaggi mercantili dai pirati ,ma si sono trovati di fronte ad una situazione, artatamente mutata con sotterfugi, finendo in prigione. Dalla ‘’fola’’ tragicomica per cui l’incidente- secondo la leggenda indiana- si è verificato nelle loro acque territoriali ( anche se  la posizione della nave Lexie era a 20 miglia, visto che la matematica non è un’opinione, pare una favola farla rientrare nelle previste 12 miglia, limite  territoriale dalla costa!), allo step successivo  che, allora, l’incidente sarà? avvenuto in acque estendibili fino alla Zona Economica Esclusiva che arriva fino alle 200 miglia, in cui ancora valgono? in maniera ‘’molto estensiva’’le Leggi indiane.  La fola non ha bisogno di avvalersi della matematica, e neppure di tenere di conto delle Leggi e Convenzioni che regolano la convivenza della comunità internazionale: il 20 sta nel 10  e, se non ci sta, con un po’ di fantasia tutto si aggiusta; se nell’Alto mare,  il Diritto internazionale stabilisce che ogni evento, ricada sotto la responsabilità e la giurisdizione dello Stato di Bandiera della Nave, non c’è da farci troppo caso se invece saranno gli indiani a giudicare i 2 Fucilieri che erano imbarcati su una nave italiana!! Questioni di lana caprina che si possono ben superare lasciando campo libero agli indiani, suvvia!. La fola continua con l’arresto e il sequestro coattivo e minaccioso dei 2 fucilieri, fatti dalla polizia del Kerala a bordo della  Nave Lexie, con comportamenti che ricordano i ‘’bravi’’ manzoniani più che i tutori di un ordine civile. Anche la fisica e la balistica, quando entrano a far parte di una fola diventano necessariamente flessibili, plasmabili e fantasiose; il calibro delle munizioni sparate può misurarsi anzichè col diametro, se torna meglio, con la circonferenza dimenticandosi il ‘’Pi greco’’!. Anche le traiettorie dei proiettili possono prescindere dai vettori e perfino da quell’odiosa legge gravitazionale di Newton; i colpi sparati da una nave alta 25 metri  contro una barca di pescatori che può essere alta 1 metro sul mare, possono anche avere delle traiettorie che vanno dal basso in alto (come rilevato? dagli incavi sulla barca colpita!): che c’è di così strano in una fola?

E che dire delle ‘’auto-sole’’ che hanno caratterizzato il nostro comportamento? Sembrava che dovessimo ‘’accattarci’’ il Diritto internazionale e l’immunità funzionale, quasi come fossimo debitori verso gli indiani; abbiamo tentato di forzare la mano elargendo denaro in cospicue quantità: dapprima per senso di pietas nei confronti delle famiglie dei pescatori uccisi; poi verso il proprietario del peschereccio Saint Anthony siccome asseriva, essere il solo sostegno di vita ( poi l’ha affondato facendo sparire ogni segno e traccia dei colpi, polvere da sparo,ecc). Tralasciamo  ciò che è stato pagato per la liberazione della nave Lexie dalla fonda a Kochi; infine, anche per la libertà vigilata ottenuta dai 2 Fucilieri, la magistratura indiana ha avuto oltre mezzo miliardo di vecchie lire, che non è proprio un obolo! Dopo i soldi ci si appella -ora- al buon cuore e allo spiccato senso umanitario degli indiani e un’altra ‘’fola-sola’’ è  dietro l’angolo; i 2 Fucilieri , su input italico, hanno richiesto una licenza straordinaria di 2 settimane per trascorrere  il Natale con i loro cari in Italia che, nonostante le nostre assicurazioni di stretta sorveglianza e di ritorno in India,  non potrà ragionevolmente essere concessa.  ‘’Il Diavolo sta nei particolari’’ diceva Hegel e qui, di seguito, può attagliarsi al caso nostro; ammesso e non concesso che  i 2 Fucilieri tornino in Patria per Natale, non potremo ‘’fare i furbi’’ e trattenerli surrettiziamente in Italia perché allora sì faremo la figura dei pirati e sarebbe un modo ‘’incivile’’ di risolvere la questione; ma anche riportarli in India costituirebbe davvero un bel dilemma poiché gli indiani ci hanno dato sole fin dall’inizio ed ora noi glieli riconsegniamo su un piatto d’argento. Mah! L’India non è certo la strega delle fole, ma neppure la fatina, né l’Italia può continuare a credere nelle fole e prendere ‘’sole’’ e schiaffi  da un Paese ‘’molto democratico’’ che però cambia le carte in tavola e  bara sul piano della legalità e del Diritto internazionale. Anche la pubblica opinione emersa da un recente sondaggio sulla rivista on line AnalisiDifesa imputa  (ben il 75% ) la maggiore responsabilità per la mancata liberazione dei 2 Fucilieri  ‘’al governo italiano che ha agito con scarsa fermezza ed incisività nei confronti dell’India, anteponendo la salvaguardia degli interessi commerciali con New  Delhi alla liberazione dei 2 Marò’’. Le azioni,- si parla di una decina a livello giuridico e politico- prefigurate dal nostro Governo nel caso che la Corte non si sia ancora espressa nel prossimo mese di gennaio in merito alla giurisdizione, debbono pertanto essere avviate fin d’ora e  con determinazione; potrebbe essere opportuno, in proposito , rispolverare quelle suggerite con uno specifico articolo pubblicato su questa rubrica on-line, il 21 maggio  scorso, in quanto del tutto attuali.

Purtroppo e malauguratamente  i nostri cari Fucilieri dovranno mangiare il Panettone – per questo Natale-  nel Kerala con la speranza che presto prevalga  il diritto e la giustizia, e si lascino finalmente le favole ai bambini.

Max e  Tore : Auguri cari e sinceri di BUON NATALE

Giuseppe Lertora