c_concordiaFirenze, 13 gen.  La notte del naufragio della Costa Concordia all`Isola del Giglio “abbiamo capito subito che si trattava di una situazione di estrema difficolta`. Noi siamo stati molto tempestivi, altro che intervento tardivo: certo si poteva fare di piu` se avessimo avuto la collaborazione che dovevamo attenderci“. Lo ha detto il capo della sala operativa della capitaneria di porto di Livorno, Gregorio De Falco, divenuto celebre per la telefonata al comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, al quale intimo` con toni risoluti di “tornare a bordo“, nei momenti concitati del naufragio.

(Adnkronos) –