On Nicola Cosentino Fonte pdlcampania.itIl Pdl tratta ancora sulle candidature e si mostra in affanno nello stilare le liste per tentare una difficile ma non impossibile risalita dei consensi. Problemi proprio nelle regioni considerate ‘chiave’ per la conquista di seggi al Senato ossia Lombardia, Campania e Sicilia. Dove difficilmente il Pdl riuscirà a garantirsi gli stessi numeri del 2008. Il tempo per presentare le liste scade alle 20 di oggi lunedì 21 gennaio. Silvio Berlusconi è convinto della necessità di dare un segnale forte all’elettorato non candidando chi è sottoposto a vario titolo a procedimenti penali. Questa operazione cosidetta ‘liste pulite’ è voluta soprattutto dal segretario, Angelino Alfano. Un operazione che però, rischia di infrangersi proprio contro l’ostinazione del parlamentare Pdl campano Nicola Cosentino deciso a non mollare lo scranno parlamentare. Tra i nodi più difficili da sciogliere infatti, vi è quello della candidatura, forse al Senato, di Cosentino in Campania. Si tratta di uno dei cosiddetti ‘impresentabili’ tra i quali figurano anche Claudio Scajola e Marcello Dell’Utri, che si sono ritirati, e Marco Milanese, Amedeo Labocetta, Alfonso Papa e Mario Landolfi. L’ex sottosegretario all’economia ed ex coordinatore campano del partito è infatti, coinvolto in diverse indagini giudiziarie per presunti rapporti con settori della camorra. Per questo motivo la ricandidatura di Cosentino divide il partito tra chi vuole che si ripresenti e chi, invece, lo invita a farsi da parte. In Campania, una delle regioni ritenute decisive per la vittoria al Senato del Pdl, il risultato al Senato è in bilico ed i voti di Cosentino farebbero comodo in quanto determinanti.  Candidare o meno Nicola Cosentino resta quindi il nodo irrisolto che frena la composizione delle liste del Pdl in Campania. Sarà  però, Berlusconi ad avere l’ultima parola come egli stesso ha ribadito più volte. Il cavaliere è capolista proprio in Campania al Senato insieme a Francesco Nitto Palma che al secondo posto mentre al quarto vi è Alessandra Mussolini per poi, continuare con Cosimo Sibilia, Giuseppe Esposito, e l’ex sindaco di Afragola, Vincenzo Nespoli anch’egli nel mirino d magistrati. Mara Carfagna e l’ex presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro sarebbero invece, in lista alla Camera nel seggio Campania 1. Queste le uniche certezze per le liste elettorali del Pdl campano. Nicola Cosentino potrebbe essere  proprio il numero tre al Senato. Per lui però, è tutto ancora insicuro. L’ex sottosegretario all’economia ed ex coordinatore campano del partito ha evitato finora ogni polemica affermando che si attiene alle regole del partito. Importante in queste ore l’atteggiamento che assumerà in merito anche il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro ricevuto a Roma da Berlusconi. Nei giorni scorsi Caldoro aveva auspicato un rinnovamento della classe dirigente esprimendo preoccupazioni per ‘il volo comune’ e aggiungendo un “non starò fermo e muto”.  Berlusconi potrebbe convincerlo ad appoggiare il ‘rivale’ di partito. Per cui ancora non sono chiusi i giochi sulla candidatura di Cosentino che potrebbe spuntarla nonostante il veto del governatore campano. Un veto che Cosentino spiega con il fatto che Caldoro teme che questa candidatura possa dar vita a strumentalizzazioni da parte della sinistra in campagna elettorale. In verità tra i due esponenti campani del partito di Berlusconi vi è una grossa rivalità che negli ultimi anni ha dato vita ad un duro faccia a faccia politico che ha avuto anche risvolti giudiziari con due inchieste aperte, una a Roma ed una a Napoli. Una di queste riguarda in particolare un dossier che, diffuso in rete attraverso Internet alla vigilia delle elezioni regionali del 2010 in Campania, avrebbe dovuto screditare Caldoro favorendo di fatto, la scelta di Cosentino come candidato governatore del centrodestra. Cosentino sentito più volte dai pm ha sempre respinto ogni addebito negando qualsiasi ruolo in questa operazione di dossieraggio contro Caldoro. A Napoli l’inchiesta  è ancora nella fase preliminare, i pm hanno chiesto una proroga delle indagini. Mentre nell’inchiesta romana è stato chiesto il rinvio a giudizio del parlamentare campano. A carico di Cosentino le accuse di associazione per delinquere e violazione della legge Anselmi, diffamazione e violenza privata ai danni di Caldoro. Quest’ultimo si è costituito in giudizio come parte civile. In Campania le scelte del partito per l’ormai prossima tornata elettorale stanno suscitando non poche polemiche. Se da una parte si dibatte all’interno del Pdl per le scelte dellecandidature dall’altra si alzano le voci di alcuni esclusi eccellenti. Tra i grandi esclusi campani figura il senatore Raffaele Lauro membro della Commissione antimafia. Lauro che non è stato ricandidato  ha dichiarato: “Al fine di aprire gli occhi agli elettori, con gesti esemplari, ho restituito la tessera di iscrizione al segretario politico ed ho chiesto al presidente del Senato di essere iscritto, anche se per poche settimane, al gruppo misto”. In polemica con il partito a Napoli lascia anche il consigliere comunale Pdl, Marco Nonno, escluso da una candidatura alla Camera, che si è detto molto deluso da come il Pdl ha deciso di formare le proprie liste dei candidati al Parlamento.

Ferdinando Pelliccia