Da Vinci, il robot chirurgo

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DA VINCI_ROBOTChi da piccolo non ha provato a giocare con il piccolo chirurgo? Ebbene, ognuno di noi, al primo impatto ha capito che non è proprio un gioco avere a che fare con il corpo umano.

Archiviati i vecchi ferri, a Roma presso il Policlinico Gemelli, il nosocomio che da sempre si prende cura del Santo Padre, protagonista della sala operatoria è il Da Vinci, un robot dal nome evocativo e dall’efficienza proverbiale. Oggi è impiegato da un team di chirurghi del Gemelli di diverse specialità:
chirurghi digestivi, chirurghi endocrini, urologi, ginecologi, chirurghi
toraci e chirurghi epatobiliari. In questi pochi mesi di attività sono stati eseguiti più di 50 interventi con ottimi risultati. La maggioranza degli interventi finora effettuati sono stati isterectomie e prostatectomie radicali, surrenectomie, resezioni del retto, colposacropressie, colecistectomie, emicolectomie, pancreasectomie, bypass gastrico, timectomie. Il robot-chirurgo è ormai al lavoro tutti i giorni in sala operatoria e  l’ obiettivo è di effettuare 450-500 interventi chirurgici robotici l’ anno. Il robot è una tecnologia d’ avanguardia, che consente di effettuare interventi ad alta complessità con tecnica mininvasiva. I vantaggi per il paziente sono per alcuni aspetti sovrapponibili a quelli della laparoscopia: cicatrici più piccole, degenze più brevi, migliore tempo di ripresa. In alcuni casi selezionati l’ intervento con il robot offre un migliore risultato funzionale, in considerazione della maggiore accuratezza e precisione del gesto chirurgico. il robot offre al chirurgo una visione tridimensionale del campo operatorio, una maggiore accuratezza nella visione delle strutture più piccole e delicate, permettendo inoltre movimenti molti precisi e dando la possibilità di raggiungere sedi del corpo ‘ scomode’ per la mano del chirurgo, perché si trovano in profondità.

Nell’ ambito della chirurgia digestiva, da quando al Gemelli hanno cominciato a utilizzare il robot, sono stati eseguiti alcuni interventi per i tumori del pancreas, per i tumori del colon-retto e per patologia gastrica”. Recentemente è stata acquistata una seconda postazione robotica in modo da poter formare a queste tecniche operatorie anche giovani chirurghi, ottemperando così ai doveri istituzionali di una Scuola medica di eccellenza.

Lavinia Macchiarini