detroit_autoDETROIT – Marchionne annuncia che Fiat e Chrysler devono diventare una cosa sola, anticipando in pratica la fusione delle due Case. Mentre una dichiarazione sorprendentemente amichevole viene dalla Volkswagen, tramite il suo amministratore delegato Martin Winterkorn: ” Con Lamborghini e Ducati siamo i migliori ambasciatori del made in Italy nel mondo” (entrambi i marchi italiani, con la Bugatti, fanno parte del gruppo tedesco, che comprende anche Audi, Porsche e Bentley). Parole evidentemente concilianti, dopo le polemiche dello scorso luglio, quando Fiat accusava Volkswagen di rovinare il mercato dell’auto con un’aggressiva politica di sconti generalizzati. Winterkorn, esaltando i risultati e gli ambiziosi traguardi Volkswagen – che ambisce al primato mondiale entro il 2018 – ha avuto toni di compiacimento per la collaborazione con l’Italia: “Tecnica tedesca e design italiano.”

Marchionne, dal canto suo, ha rilanciato l’integrazione Fiat-Chrysler. Avanti tutta verso la fusione tra fra Torino e Auburn Hills: “Devono diventare una cosa sola. Se potessi l’avrei già fatta.”
L’ostacolo residuo è dato da Veba, il fondo gestito dai sindacati, che detiene ancora il 41,5 % della Casa americana. Ma anche su questo punto Marchionne è parso fiducioso: “Veba non rimarrà a lungo nell’azionariato Chrysler.” E conferma le anticipazioni già trapelate sui nuovi modelli: il futuro Suv Maserati da costruire in Italia, e l’ipotesi di una nuova Jeep in collaborazione con la Cina. Le trattative procedono.