melania_reaRoma, 3 gen. Quando, secondo la ricostruzione del gup Tommolini, Melania Rea avrebbe rifiutato un rapporto sessuale a Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore avrebbe “reagito all`ennesima umiliazione, sferrando i primi colpi“ con cui poi avrebbe ucciso la moglie. Per il gup che il 26 ottobre scorso lo ha condannato all`ergastolo, non si tratterebbe dunque di un delitto premeditato, ma di un “delitto d`impeto che nulla ha a che vedere con amanti o segreti di caserma, ma che e` maturato nell`enorme frustrazione vissuta dal Parolisi nell`ambito di un rapporto diventato impari per la figura ormai `dominante` di Melania“.

Gup, Parolisi subdolo, violento e non pentito

Sempre per il giudice Marina Tommolini che ha condannato il caporalmaggiore dell`esercito Salvatore Parolisi alla pena dell`ergastolo nonostante la scelta del rito abbreviato, l`uomo sarebbe “subdolo e violento“ e non avrebbe mostrato alcun pentimento nel corso del processo. Anche per questo non gli avrebbe concesso l`applicazione delle attenuanti generiche.

(Adnkronos)