SILVIA ENRICORoma, 26 feb – “Per Fare adesso è il momento di pensare al domani. Queste elezioni non sono un punto di arrivo, sono il nostro punto di partenza. Fino a ieri non c’eravamo: oggi esistiamo. La nostra è stata una corsa meravigliosa: ci siamo impegnati fino in fondo, abbiamo sacrificato il nostro tempo, le nostre energie, la nostra vita personale per dare vita a un sogno. Lo abbiamo detto fin dall’inizio: noi siamo qui per restare. Adesso dobbiamo costruire la nostra casa, con quei princìpi di merito, democrazia e trasparenza che sono la nostra bandiera e che abbiamo dimostrato di saper e voler applicare anzitutto a noi stessi. Il nostro impegno continua, a partire dalle prossime elezioni locali ed europee. Non sappiamo quanto potrà durare questa legislatura, ma sappiamo che, quando sarà il momento, noi saremo pronti. Il paese ha di fronte mesi difficili. Il voto degli italiani, che è stato nel senso della massima polarizzazione, ha paradossalmente prodotto un Parlamento massimamente ingovernabile. Questo risultato è frutto del porcellum: una legge maledetta che noi stessi abbiamo fortemente criticato, e che è ingiusta – come abbiamo imparato sulla nostra pelle – fin dalla fase della composizione delle liste e della raccolta delle firme. Le maggiori forze politiche devono oggi avere, se non la responsabilità, almeno la dignità di riscrivere rapidamente la legge elettorale. Non guardando al loro presunto interesse di breve termine, ma interrogandosi su quale sia la ‘formula’ migliore per l’Italia. Il nuovo governo di grande coalizione dovrà pure porsi un altro problema: come gestire la nave italiana nella tempesta di sfiducia che già oggi si è abbattuta su di noi. Per quel che ci riguarda, riproponiamo la soluzione che già avevamo avanzato in campagna elettorale: chiedere l’attivazione dello scudo antispread. Dobbiamo chiederlo prima di averne urgentemente bisogno, prima che sia troppo tardi. Alle prossime elezioni ci saremo: e ci saremo con la certezza di aver fatto ordine in casa nostra e di aver convogliato l’entusiasmo di decine di migliaia di persone in un progetto capace di intercettare una fetta importante dell’elettorato”. Lo si legge in una nota di Silvia Enrico, coordinatrice nazionale Fare per fermare il declino.