Parigi, 4 feb. La Germania assorbe ogni anno circa 25 mila lavoratori extra-Ue (pari allo 0,02% della popolazione tedesca), da cinque e dieci volte meno di quanto non avvenga in Australia, Danimarca, Canada e Regno Unito: sono valori che lo rendono uno dei paesi meno aperti al reclutamento di lavoratori stranieri, a meno che non siano laureati o altamente specializzati. E` quanto emerge da un rapporto dell`Ocse che sottolinea come, nonostante l`assenza di numeri chiusi e un sistema `aperto`, gli imprenditori tendano a non sfruttare le possibilità offerte dai lavoratori stranieri.
(Adnkronos)

