Il candido malizioso: senza regno
Le braghe del “Re” Ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale.
(Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto, 1821)
I due Marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone – è la decisione presa dal governo – sono partiti per l’India intorno alla mezzanotte di ieri e giungeranno nel Paese oggi; giusto il tempo per essere indagati dalla nostra procura militare per «violata consegna» e «dispersione di oggetti di armamento militare». Dopo aver ricevuto “un documento rassicurante” dall’India (niente pena di morte), Palazzo Chigi fa dietro front e annulla la sospensione del rientro dei due in India. Una vicenda misera, grottesca, kafkiana, che si dipana senza che nessuno in Italia gridi con “autorevolezza” allo scandalo. Permesso natalizio, permesso elettorale, adesso aspettiamo ferragosto per rivedere i Marò del San Marco? Eh sì, qualche giorno di mare ai due non farebbe male (non avete visto come sono pallidi?).
Siamo il Paese dei ripensamenti, del cambio di alleanze, di Caporetto e dell’8 settembre. Da noi il Re è in fuga, oppure è “assente”. Possibile che l’epoca per calarci le braghe sia sempre attuale? Ciò che è razionale è reale; e ciò che è irrazionale è Nazionale.
Danilo Stefani

