costaionica_calabreseItalia. Il blitz nel villaggio “Gioiello del mare” di Brancaleone, oggi sequestrato dalla magistratura, costò una querela a legambiente, poi archiviata, e suscitò le ire degli amministratori locali.

Le mani della ‘ndrangheta sul turismo calabrese. Dai grandi traffici di droga ai villaggi turistici dello Ionio passando per un sofisticato sistema europeo di riciclaggio del denaro sporco. “Quello svelato dall’inchiesta Metropolis della Dda di Reggio Calabria – dichiara Nuccio Barillà della segreteria nazionale di Legambiente – è un quadro inquietante non solo perché apre uno squarcio davvero profondo sulla modernità della ‘ndrangheta e sulla sua capacità d’infiltrazione nel settore turistico della regione, ma anche perché conferma dal lato giudiziario la posizione degli ambientalisti, pronti a denunciare lo scempio ecologico e urbanistico prodotto dalla costruzione dei residence, a partire dai rapporti Mare Monstrum ed Ecomafia”.

Nell’estate 2010, infatti, la tanto vituperata Goletta Verde di Legambiente compì un blitz a Brancaleone per accendere i riflettori sul villaggio “Gioiello del mare” – che figura tra i 17 villaggi sequestrati, di cui 12 nella Locride e altri 4 nella vicina Isca sullo Ionio, insieme ad altre 1300 unità abitative per un valore complessivo di 450 milioni di euro – costruito su un’area dallo straordinario valore ambientale, scelta come luogo di nidificazione dalle tartarughe marine. Un blitz che, tanto per cambiare, scatenò le ire degli uomini delle istituzioni locali e costò agli ambientalisti addirittura una querela per diffamazione da parte dei titolari della società, poi archiviata dal Tribunale di Roma. Dietro quel villaggio turistico, si scopre oggi, c’è il famigerato clan Morabito di Africo, la potente costa del boss Peppe “tiraddrittu”, capace di tessere una rete internazionale per i più loschi affari – dalla droga ai traffici di rifiuti – e di coinvolgere faccendieri di ogni risma.

 

Ci sarebbero beni per 450 milioni di euro tra quelli sequestrati alle cosche Morabito-Aquino nell’ambito dell’operazione della guardia di finanza.  Oltre al patrimonio delle società  METROPOLIS 2007 S.r.l. di Bianco (RC),  CA.GI.MM. S.a.s. di SCIPIONE Daniele & C. di Bovalino (RC),  CORSILOPE ITALIA S.r.l. di Reggio Calabria,  BELLA CALABRIA 2005 S.r.l. di Bianco (RC),  B.C. IMMOBILIARE S.r.l. di Bianco,  ISCA DREAM S.r.l. di Isca sullo Jonio (CZ), LAGANO COSTRUZIONI S.r.l. di Isca sullo Jonio (CZ), FAIR PROPERTIES S.r.l. di Caulonia (RC), V.B.D. IMMOBILIARE S.r.l. di Caulonia (RC), R.D.V. S.r.l. di Roma, VECO COSTRUZIONI S.r.l. di Roma, F. & C. S.r.l. di Brancaleone (RC), sono stati sequestrati i villaggi turistici “Palm View” di Bruzzano Zeffirio (RC), il “The Sands” di Brancaleone (RC), il  “Marasusa” di Parghelia-Tropea (VV), il  “San Rocco 1” di Bianco (RC), il  “Residence Vittoria” di Bianco (RC), il “Riace-Pipedo” di Riace (RC), il  “Bella Vista 1” di Bianco (RC), il “Stignano Mare” di Stignano Mare (RC), il “Isca Calabretta”, di Isca sullo Ionio (CZ), il “Isca Fortunata” di Isca sullo Ionio (CZ), il villaggio “Isca Allegra” di Isca sullo Ionio (CZ), il “San Rocco 2” di Isca sullo Ionio (CZ), l’ “Amusa Mare” di Caulonia (RC),  il  “Amusa Residential” di Caulonia (RC), il “Vista Montagna” di Caulonia (RC); il “Chiara” di Bianco (RC) e il “Gioiello Del Mare” di Brancaleone (RC).

Sulla scorta degli elementi probatori raccolti, il G.I.C.O. di Reggio Calabria, unitamente al Servizio Centrale I.C.O. di Roma e al Gruppo di Locri, hanno contestualmente eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria – O.C.C.C. nr. 3369/08 R.G.N.R. D.D.A. – 3254/2009 RG GIP DDA – 66/2012 OCC – 67/2012 seq. Prev. del 19.2.2013, nei confronti di AQUINO Rocco, ARCADI Francesco, BERNAL DIAZ Domingo, CARROZZA Giuseppe, CUPPARI Antonio, FITZSIMONS Henry James, LAMBERTI Sagredo Jorge Pablo, MORABITO Rocco, MUCCARI Domenico Antonio, RAIMONDO Antonio, SCIPIONE Daniele, SCULLI Francesco, STRANGIO Francesco, STRANGIO Fausto Ottavio, STRANGIO Sebastiano Sisto, VALLONE Domenico, VELARDO Antonio, VERDIGLIONE Bruno, VITALE Domenico e VOTTARI Sebastiano.