Roma, 4 apr.  Con “argomenti logici e immuni da interne contraddizioni“ il Tribunale della liberta` di Taranto ha evidenziato che “il disastro ambientale“ nella vicenda dell`Ilva di Taranto “era certamente riconducibile anche alla gestione successiva al 1995, quando e` subentrato il gruppo Riva nella proprieta` e nella gestione dello stabilimento siderurgico e che gli accertamenti effettuati hanno chiarito che l`inquinamento e` attuale“. Lo ha evidenziato la prima sezione penale della Cassazione nello spiegare il perche`, lo scorso 16 gennaio, ha convalidato i domiciliari nei confronti del patron dell`Ilva Emilio Riva, del figlio Nicola come pure nei confronti dell`ex direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso.

– (Adnkronos)