staminaliRoma, 11 apr.  Il decreto sulle cure con cellule staminali secondo il metodo Stamina ha appena incassato il primo si` in Senato, ma il metodo al centro della vicenda era stato `bocciato` nel 2010 dall`ufficio brevetti Usa nel corso dell`esame preliminare. E` quanto si legge nel documento dello Us Patent Office intitolato `Pre final rejection` e relativo alla domanda di brevetto presentata da Stamina, esaminato dall`Adnkronos Salute. Insomma, l`esame da parte dell`ente statunitense ha portato a una bocciatura preliminare, notificata ai richiedenti e ora pubblica. Dunque, volendo, ora anche altri ricercatori o societa` potrebbero commercializzare il metodo al centro di un aspro dibattito in Italia, in quanto il brevetto non e` stato concesso. Nel frattempo da Stamina e` stata chiesta una Time Extension: una estensione del tempo necessario prima di avere la final opinion. In questo modo il brevetto resta `pending`, e a patto che si continui a pagare il relativo fee ogni tre o sei mesi, la domanda puo` restare pending e dunque `in attesa di giudizio` anche per anni. Ma ricostruiamo i passi della vicenda `americana`, documenti alla mano: tra ottobre e dicembre 2010 Stamina sottopone all`Epo (ufficio europeo brevetti) e allo Us patent office due richieste di brevetti (Extraction process for mesenchymal stromal stem cells USA deposit n12964938; deposited EU n. 10 194594; Differentation process of mesenchymal stem cells therapeutic use thereof USA deposit n 12964941; deposited EU n 10194588.9). Il file sottomesso a Epo, come hanno gia` detto dalla Fondazione Stamina, e` poi stato ritirato. Mentre andando sul sito dello Us patent office (http://portal.uspto.gov/pair/PublicPair) e inserendo il codice di uno dei due testi di richiesta brevetto si riesce a ricostruire tutta la vicenda americana: dalla domanda al parere preliminare (`No claims allowed`), alla richiesta presentata da Stamina l`11 maggio 2012 di rinuncia al brevetto e di evitare la pubblicazione del testo (Express abandonment and petition for non publication under 1.138). Una domanda `tardiva` per l`ufficio brevetti Usa, che dunque risponde picche (il 23 maggio 2012). Quindi a settembre dello stesso anno Stamina chiede e ottiene un`estensione di tempo di tre mesi. I documenti arrivano a gennaio 2013, dunque ora la richiesta di estensione potrebbe essere reiterata o meno. Resta da vedere cosa decidera` Stamina, ma in ogni caso finche` un brevetto resta `pending` chiunque potrebbe commercializzare quel prodotto.

(Adnkronos Salute)