Roma, 9 apr.  “Tradotto in cifre significa che una famiglia di 3 persone ha avuto nel 2012 una perdita del potere d`acquisto equivalente a 1.678 euro (1.380 una famiglia di 2 componenti e 1.848 una di 4). Una tassa tanto invisibile quanto spietata, dato che sta dissanguando gli italiani nell`indifferenza delle istituzioni, a cominciare dal Governo”. Cosi` il Codacons commenta i dati Istat sulla perdita del potere d`acquisto delle famiglie, precipitato nel 2012 del 4,8%. “Purtroppo -sottolinea il Codacons- e` dall`introduzione dell`euro, nel 2002, che stipendi e pensioni non sono più adeguati all`inflazione reale. E` questo il problema numero 1 dell`Italia ed e` per questo che i risparmi sono in caduta libera. Dopo un`erosione durata 11 anni, infatti, oggi per due terzi degli italiani il reddito non e` più sufficiente”. “Ecco perché -avverte l`associazione dei consumatori- la chiave di volta per uscire dalla crisi e per rilanciare consumi e crescita e` la rivalutazione delle pensioni e delle retribuzioni dei dipendenti pubblici, congelate da troppi anni, ed il blocco, almeno fino al 2015, di tutte le tariffe, dall`acqua alla Tares, dalle multe per le violazioni al codice della strada ai pedaggi autostradali”. “Questa deve essere la priorità del prossimo Governo” incalza il Codacons.

(Adnkronos)