isole ciclopiNei giorni 28, 29, e 30 maggio, si è tenuta nelle acque antistanti l’Area Marina Protetta delle Isole Ciclopi, l’esercitazione antinquinamento marino “ETNA 2013”.  L’esercitazione, in un’ottica squisitamente “Duale Use”, ha visto coinvolte le seguenti Agenzie/Dicasteri/Industrie: MARINA MILITARE, COIDIFESA, MARICOGECAP, DIREZIONE MARITTIMA DI CATANIA, MINISTERO DELL’AMBIENTE, Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, ENI, ARPA, Prefettura di Catania e le Università di Messina e Catania.

Le attività si sono aperte il giorno 28 maggio con il tradizionale “Seminario sulla lotta all’inquinamento da idrocarburi in mare”, presso l’ Auditorium della Città della Scienza dell’Università di Catania, locale gestito dalla Fondazione CUTGANA.

Il 29 maggio, nelle acque antistanti l’Area Marina Protetta “Isole Ciclopi”, si è svolta la fase in mare dell’esercitazione, durante la quale in uno scenario fittizio, unità navali e mezzi aerei della Marina Militare e della Guardia Costiera, che hanno operato congiuntamente a mezzi del Ministero dell’Ambiente (Consorzio Castalia) e di altri corpi ed agenzie dello Stato, hanno fatto fronte ad uno sversamento in mare (simulato) di idrocarburi fuoriusciti da una unità mercantile sinistrata in transito in prossimità dell’Isola Lachea.

Lo scopo della fase in mare dell’esercitazione ETNA 2013 è stato quello di consolidare le procedure operative interministeriali ed interagenzia, accrescere la capacità di cooperazione di tutti gli attori istituzionali individuati nei piani di intervento, addestrare gli equipaggi coinvolti, verificare la funzionalità e l’adeguatezza delle dotazioni antinquinamento. La cooperazione fra tutti i soggetti interessati ha dato ottimi risultati tanto nel coordinamento dell’intervento che nell’esecuzione delle manovre antinquinamento nell’area delle operazioni.

L’ultimo atto dell’ETNA 2013 si è tenuto il mattino del 30 maggio a bordo di Nave Orione, in porto a Catania, con un momento di incontro fra tutti i partecipanti per analizzare in modo congiunto l’esercitazione in mare e trarne i giusti insegnamenti ed indicazioni.

La Marina Militare affida annualmente l’organizzazione e la condotta della esercitazione antinquinamento al Comando delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera (COMFORPAT), con sede ad Augusta, che assicura, tra le altre mansioni di istituto, le attività di presenza e sorveglianza nel Canale di Sicilia.

All’esercitazione hanno partecipato tre pattugliatori della Classe Costellazioni I e II serie: Nave Orione, Nave Libra e Nave Cassiopea (unità dotate di barriere pneumatiche galleggianti per il contenimento in superficie degli inquinanti, di uno skimmer per la rimozione ed il recupero delle sostanze oleose, idonee casse per l’accumulo delle sostanze recuperate, di sistemi per lo spargimento di agenti disperdenti sull’area inquinata ed infine di un laboratorio chimico per l’analisi speditiva degli inquinanti). Inoltre sono stati presenti un’unità dipartimentale Classe Ticino e un AB-212. La Guardia Costiera ha contribuito con un pattugliatore Classe Diciotti e un ATR 42.