tribunale di cosenzaCon Ordinanza emessa il 10.05.2013 il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza  ha disposto, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 409, comma 5° c.p.p., che il Pubblico Ministero formuli l’imputazione nei confronti di 5 Direttori Generali del Banco Popolare del Mezzogiorno S.p.A. per il reato di usura.

La vicenda trae origine dalla denuncia presentata dal titolare di una piccola impresa artigiana, che nel corso del tempo si è visto addebitare, a sua insaputa, dalla Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A. – già Banca Popolare di Crotone S.p.A. – tassi d’interesse oltre la soglia.

Il Pubblico Ministero per ben due volte aveva chiesto di procedersi con l’archiviazione, ma, il G.I.P., all’esito della seconda udienza fissata per la discussione in camera di consiglio, rilevato il superamento oggettivo dei tassi soglia sui rapporti di conto corrente intestati alla ditta della persona offesa e, ritenuto che la vicenda meritasse il giusto vaglio giurisdizionale, anche per ciò che attiene la presenza dell’elemento psicologico del reato in capo ad i soggetti agenti, ha disposto l’imputazione coatta dei n. 5 Direttori Generali che si sono susseguiti nel tempo.  Adesso dovrà attendersi l’evolversi del procedimento e la fissazione dell’Udienza Preliminare ma intanto è massima la soddisfazione per il Titolare dell’Azienda, assistito dall’Avv. Alessio Orsini del foro di Ascoli Piceno, con la collaborazione in loco dell’Avv. Mario Scalise e l’ausilio del C.T.P. Dott. Carlo Ferrini, oltre che per tutte le vittime di usura e vessazioni poste in essere dai rappresentanti degli Istituti di Credito.

Grazie agli ottimi Magistrati come quello protagonista dell’odierna vicenda, le vittime di usura “bancaria” possono ancora sperare di veder riconosciuti, anche da parte dell’Autorità Penale, i propri diritti.