Netta posizione di Washington: le armi chimiche non sono state usate dai ribelli ma con buona probabilità dal regime di Assad. Questa la posizione della Casa Bianca, che in questo modo ha respinto quanto sostenuto da Carla Del Ponte menbro della commissione d’indagine dell’Onu sulla violazione dei diritti umani, che aveva avanzato l’idea che ad usare armamenti chimici erano stati i ribelli che si contrappongono all’esercito regolare fedele al presidente siriano. E per quel che riguarda Israele e i due attacchi dei giorni scorsi in terra siriana, il portavoce della casa bianca Carney ha dichiarato che il paese con la Stella di David ha tutto il diritto di agire a protezione del proprio interesse.
Washington, 6 mag. Le armi chimiche in Siria non sono state usate dai ribelli ma “molto probabilmente” dal regime di Assad. E` quanto afferma la Casa Bianca, respingendo cosi` quanto sostenuto dal membro della Commissione di indagine Onu sulle violazioni dei diritti umani in Siria Carla Del Ponte. Il portavoce Jay Carney ha detto che gli Stati Uniti sono “altamente scettici” riguardo a quanto suggerito dalla Del Ponte, e “ritengono altamente probabile che qualsiasi uso di armi chimiche sia avvenuto in Siria e` stato compiuto dal regime di Assad”.
Carney: Israele ha diritto di agire nel proprio interesse
“Israele ha sicuramente il diritto di essere preoccupato riguardo al trasferimento di armi sofisticate a Hezbollah”. Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca Jay Carney, nel corso del briefing con la stampa, evitando pero` di fare commenti sui raid che Israele avrebbe compiuto in Siria. Israele, ha aggiunto Carney, “ha il diritto di agire secondo il proprio interesse sovrano”.



