rubyMilano, 28 giu. “Un`assoluzione perche` il fatto non costituisce reato e per l`assenza dell`elemento psicologico della consapevolezza”. E` quanto chiede ai giudici il legale di Lele Mora, Gianluca Maris, nel terminare oggi la sua arringa al processo Ruby 2 a Milano. Le condotte del suo assisitito, imputato per induzione e favoreggiamento alla prostituzione, anche minorile, “derivano da lavoro di agente dei vip che faceva e dalle aspettative delle sue clienti, che lui deve far diventare famose”.

Caso Ruby: difesa Mora, non giudicatelo con lenti `Videocracy`

Il fatto che Lele Mora partecipasse alle cene e poi se ne andasse “e` una condotta che puo` non essere percepita come tale perche` ci sono delle lenti, dei pregiudizi”. Lo ha spiegato il suo legale Gianluca Maris, nel corso della sua arringa al processo Ruby 2 che vede imputato il suo assisitito per induzione e favoreggiamento alla prostituzione, anche minorile.