ciproCipro non è il paradiso del riciclaggio di denaro di provenienza sospetta e le banche cipriote rispettano in tutto e per tutto le leggi e le regole internazionali che impediscono tale fenomeno.

Questa è la conclusione di MoneyVal, il Gruppo di lavoro del Consiglio d’Europa per la lotta contro la legalizzazione di capitali dovuti ad attività illecite, nel suo rapporto consegnato all’Eurogruppo e ai membri della troika (BCE, FMI e Commissione Europea) che sovrintendono alla politica economica del governo di Cipro.

L’indagine di MoneyVal è avvenuta su richiesta del Gruppo di Lavoro dell’Eurogruppo dopo che organi di stampa stranieri avevano accusato le banche dell’isola di attività illegali. E’ stata consegnata all’Eurogruppo e alla troika il 24 aprile, ma il testo completo è stato reso pubblico solo oggi.

L’indagine ha esaminato le 13 maggiori banche di Cipro che gestiscono il 71% del totale dei depositi bancari dell’isola. E’ stato constatato  che le autorità cipriote hanno sancito da molti anni un ampio raggio di misure legislative e di altro genere in linea con la Financial Action Task Force (FATF) e gli standard dell’Unione Europea, al fine di combattere il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. L’ambito legale è paragonabile a quello di tutti i paesi dell’eurozona e inoltre da molti anni le banche cipriote prendono tutte le misure necessarie per identificare i loro clienti, i titolari di depositi bancari e delle società con cui avevano rapporti di affari, in linea con gli standard internazionali.  L’indagine  ha anche riscontrato l’alto livello di conoscenza delle regole e dei meccanismi di prevenzione da parte del personale delle banche cipriote.