Ruspe e bulldozer in azione a piazza Taksim per rimuovere le barricate innalzate dai dimostranti. E arrivano ancora rinforzi per le forze dell’ordine, per proteggere la manifestazione di questa sera dei sostenitori di Erdogan e del suo partito Akp.

 

istanbul-sendica-orgIstanbul, 16 giu. A leggere i comunicati che filtrano attraverso alcuni blog e social network, è un vero bollettino di guerra quello che arriva dalla Turchia. Rimane alta la tensione infatti a Istanbul dopo gli scontri di ieri sera tra la polizia e i manifestanti che occupavano Gezi Park. Nuovi scontri sono avvenuti ancora questa mattina e tutt’ora nei pressi di piazza Taksim, mentre migliaia di manifestanti stanno sfilando anche per le strade della capitale, Ankara. Sempre stamattina i bulldozer hanno rimosso le barricate erette dai manifestanti attorno alla piazza e al Gezi Park, mentre gli addetti ai servizi di giardinaggio ripristinavano gli spazi verdi. Grazie ad alcuni blog attivi utilizzati da giovani turchi,  è arrivata la notizia che circa un migliaio di agenti anti sommossa sono stati fatti arrivare ad Istanbul da altre province per rinforzare il dispositivo di sicurezza, anche in vista della manifestazione del partito Akp del premier Recep Tayyip Erdogan in programma per oggi. Si ha notizie che la polizia stia facendo rifornimento di gaas lacrimogeni. Sono parecchi i feriti durante le cariche degli agenti in tenuta anti sommossa; gli stessi feriti vengono lasciati per terra senza curarsi successivamente delle ferite riportate e gli agenti proseguono in una caccia all’uomo senza precedenti. La sensazione è che stiano cercando di fare terra bruciata intorno ai manifestanti, per evitare che altri dimostranti, provenienti in massa da altre città della Turchia per dare una mano ai manifestanti, possano riunirsi e formare dei gruppi più numerosi. Si teme possano esserci ulteriori scontri, quando, questa sera, si riuniranno i simpatizzanti del parti di Erdogan. Situazione sempre più incandescente non soltanto a Istanbul.