DEMASIANTONINODa anni LiberoReporter si occupa del caso De Masi.  Le sentenze parlano chiaro, De Masi è stato usurato dalle banche tanto da  prosciugare ogni risorsa dalle vene delle proprie aziende. Il gruppo De Masi si trova in Calabria,  un territorio massacrato dalla ‘ndrangheta, una zona desertica italiana dove fatica a sorgere qualsiasi iniziativa imprenditoriale,  nonostante tutto resiste alla mafia, ai reati compiuti dalla banche, ma lo Stato continua a non esserci. Oggi 180 posti di lavoro vacillano, i dipendenti sono ormai da 4 mesi senza stipendio.  Se lo Stato continua a dormire non solo procurerà l’ennesima sciagura economica del territorio ma con il suo silenzio e la sua inerzia, di fatto si rende complice. Questo caso ha fatto il giro del mondo ma la situazione continua a rimanere cristallizzata apportando sempre più malessere e paura.  In questi giorni anche il telegiornale della Svizzera Italiana con un servizio perfettamente aderente alla realtà, racconta tutta la disperazione di un imprenditore abbandonato dalla Stato.  Una vergogna tutta italiana che dimostra quanto sia eroico oggi essere imprenditori e lavorare nella legalità.  Ecco il link del tg http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/telegiornale?po=50e1f34f-23ea-4c8a-b417-0d292a0686b4&pos=e168cd39-adc5-4d68-8f0e-4961ee5efb10&date=27.07.2013&stream=low#tabEdition