vaticanoCittà del Vaticano, 11 lug.  La riforma del codice penale vaticano – sino ad oggi la Santa Sede in materia penale era legata al codice Zanardelli adottato nel 1929 con i Patti Lateranensi – renderà più difficile l’estradizione. Al testo dell`articolo 9 del codice penale sono aggiunti, infatti, due commi che spiegano come “l`estradizione non e` ammessa quando sussistano seri motivi per ritenere che la relativa richiesta sia stata presentata al fine di perseguire o di punire o di arrecare danno ad una persona per motivi di razza, di religione, di nazionalità, di origine etnica o di opinioni politiche; nello Stato richiedente la persona rischi di essere sottoposta a tortura o alla pena di morte”.

(AdnKronos)