nsa-caseVenezia, 28 ott.  “La metodologia attuale monitora, ancora prima dei contenuti, la frequenza, la cellula e il flusso quantitativo di telefonate e scambio di dati. Quindi non intacca minimamente i contenuti e la privacy delle persone coinvolte. Questo avviene solo in un secondo momento se vi sono segnali di interesse a tutela della società”. Così all`Adnkronos Sabrina Magris, esperta italiana, presidente di Ècole Universitaire Internationale e docente presso il Peace Operations Training Institute Usa, che, alla luce del `Datagate`, spiega “qual è l`importanza di avere informazioni `semplici` come numeri di telefono, durata delle telefonate e numero di volte che una persona si interfaccia con un`altra“.

 

 

Tags