camera_agenparlRoma, 21 nov. Dopo la scissione del Pdl e il divorzio dai falchi di Forza Italia e` scoppiata la `guerra delle stanze` a Montecitorio. Ad accendere gli animi, la scoperta, questa mattina, da parte di alcuni deputati del `Nuovo centrodestra` di non avere piu` la disponibilita` del proprio ufficio al gruppo della Camera. E` successo a Maurizio Bernardo, ex tesoriere del gruppo Pdl-Fi (sostituito nei giorni scorsi da Pietro Laffranco), quando e` salito al quarto piano del palazzo dei gruppi in via Uffici del vicario. Il parlamentare alfaniano ha trovato la porta della sua stanza chiusa e una lettera firmata dal presidente dei deputati di Fi Renato Brunetta che spiega le ragioni dello `sfratto`: gli uffici sono riservati ai parlamentari azzurri e non a chi ha deciso di lasciare il partito per costituire nuovi gruppi autonomi, come nel caso degli innovatori. “Ho trovato la porta della mia stanza al gruppo chiusa e una lettera di Brunetta -dice Bernardo all`Adnkronos-. Capisco le ragioni della politica, ma mi aspettavo maggior rispetto per la persone, i rapporti umani hanno ancora un valore. Anche noi abbiamo diritto ad avere i nostri uffici come gruppo Ncd“. Amara sorpresa anche per il capogruppo di Ncd a Montecitorio, Enrico Costa, che preferisce non commentare l`episodio.