letta-kerry-agenparlRoma, 20 nov –  “Il Datagate ha messo in discussione il nostro sistema di intelligence” inizia così l’informativa del Presidente del Consiglio Enrico Letta alla Camera sul caso delle intercettazioni.

“I nostri servizi non hanno provveduto a intercettazioni dei dati in maniera difforme a quanto previsto dal nostro ordinamento” e ”non risultano compromissioni della sicurezza delle comunicazioni dei vertici del Governo, ne’ delle nostre ambasciate”.

“John Kerry mi ha confermato la volontà del presidente Obama e sua personale di non procedere a una sorveglianza generalizzata sulle comunicazioni dei cittadini dei Paesi alleati”.

Il premier Letta alla luce di questa vicenda che ha visto coinvolti i maggiori capi di stato europei, indica come una priorità quella di “Radicare un nuovo equilibrio tra la sicurezza nazionale e il diritto alla privacy, tra la sicurezza e i diritti personali non e’ una debolezza
“Confermo che i servizi italiani non partecipano alle attività di Prism o di Tempora (i due principali programmi di spionaggio statunitensi e britannici svelati dalla ‘talpa’ della Nsa Snowden, ndr) né hanno ricevuto richieste di partecipare. I servizi hanno ricevuto solo una proposta di collaborazione su dati non riguardanti cittadini italiani per Tempora, declinata perché non corrispondente alle regole del nostro ordinamento”.

Conclude Letta la sua informativa “Nel mio mandato ho collocato la minaccia cibernetica in cima al mio programma di Governo”.

 

 

(AGENPARL)