ban ki moonDopo i pressanti, recenti appelli dei nostri politici sul caso dei 2 fucilieri, conseguenti alla confermata intenzione della Corte Suprema indiana di  applicare il famigerato SUA Act che li etichetta, (e quindi, anche il popolo italiano) come una banda di terroristi, alcune Alleanze/Organismi cui aderisce il nostro Paese, si sono finalmente mossi prendendo posizioni più o meno forti, anche se tardive. Dalla NATO che, tramite il suo portavoce, si dice ‘’molto preoccupata’’, fino all’UE che, dopo un letargo durato quasi 2 anni, attraverso  Mrs. Pesc, responsabile della politica estera europea (la baronessa Lady Ashton), dichiara ‘’inaccettabile che l’Italia possa essere indicata come una Nazione terrorista’’. Tutti o quasi sono intervenuti, meno le Nazioni Unite; lì il nostro ambasciatore presso l’ONU ha sommessamente richiesto al Segretario Generale Ban Ki Moon se esistevano gli estremi  per procedere nei confronti del Governo indiano ‘’per violazione dei diritti umani, mancando da due anni anche i capi di imputazione, con la privazione della loro libertà’’.  Purtroppo noi continuiamo a sbagliare; come sosteneva la Medaglia d’Oro al Valor Militare Ammiraglio Birindelli ( di cui, fra l’altro, si rammenta una presa di posizione storica ed eccezionale, a difesa dell’onore italiano, con l’allora Primo Ministro Maltese Don Mintoff, ) questo Paese ‘’deve smetterla di chiedere in ginocchio ciò che gli spetta di diritto’’. Altri tempi e altre tempre! Il segnale internazionale ricevuto dall’ineffabile predetto Capo dell’ONU è stato un freddo e distaccato Tango Foxtrot (secondo lo slang marinaro internazionale dei segnali significa ‘’Ti  Fotti’’) a voler segnalare che non solo tale questione non lo interessa, e che non ci vuole entrare, in quanto ritenuti fatti bilaterali che riguardano soltanto indiani e italiani: una bella dimostrazione ponziopilatesca in chiave moderna e di una organizzazione che -questo lo sapevamo da tempo-  non serve a nulla. L’Onu si conferma ancora una volta, un’organizzazione inutile, che non mette in campo alcuna forza, brava solo a fare ricevimenti a ‘’pizzette e tartine’’ a carico dei Paesi contribuenti, ma quando si tratta di far sentire la propria voce, resta muta fregandosene dei problemi internazionali e del rispetto dei diritti umani. Una posizione del genere, a dir poco offensiva nei nostri riguardi, non può passare inosservata e senza un’adeguata risposta, in quanto intollerabile sotto ogni profilo; l’Italia deve dare una risposta in sintonia con la ‘’forte presa di posizione’’ del Ban Ki ed incominciare a togliere i nostri contingenti dal Libano che, guarda caso è sotto egida delle NU, e dalle operazioni marittime antipirateria che operano in accordo con le Risoluzioni dell’ONU. Aveva perfettamente ragione uno stimato Capo di Stato Maggiore pro-tempore dell’Esercito, assai esperto di missioni ONU che all’epoca fu criticato aspramente per aver detto che l’ONU non era solo inutile, ma operativamente pericolosa. Sosteneva, a ragione che,’’ il comandante delle forze sul terreno in teatri spesso a rischio, rimane senza disposizioni da parte dei funzionari del Palazzo di Vetro,’’ arrivando ad affermare che ’’ in alcuni casi le missioni ONU si sarebbero rivelate un disastro totale’’. Il Palazzo di Vetro, invece, è una sede agognata da molti non per il ruolo umanitario e di ‘’check and balance’’ che gli statisti  dell’epoca  gli avevano assegnato, ma per le ‘’fortune personali’’ che gli ‘’eletti’’ dell’ONU hanno in termini di emolumenti, privilegi e poteri personali. Quali allora gli scopi istituzionali delle NU? Guarda caso c’è proprio quello  di ‘’promuovere la soluzione delle controversie  internazionali e risolvere pacificamente le situazioni  conflittuali’’, nonché ‘’tutelare e promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali..’’ma anche, tramite la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja che è il principale organo giudiziario delle NU, ‘’dirimere le dispute fra Stati membri delle NU che hanno accettato la sua giurisdizione..con l’applicazione del Diritto internazionale..’’: compiti perfettamente attagliati al caso in specie! Ma se non fa ciò che deve, a cosa serve oggi l’ONU? La risposta che viene spontanea è quella di far grandi cerimonie, banchetti con pizzette e tartine internazionali, e costituisce un comodo e dorato rifugio ad apparente protezione di uno pseudo diritto internazionale e umanitario. Soprattutto per la convenienza di alcune ‘’potenti’’ Nazioni che si sentono coperte anche a innescare conflitti, purchè ci siano diverse conferenze di pace ben organizzate e qualche Risoluzione dell’ONU, che li autorizzino con un’apparente copertura a  invadere la sovranità di Stati più deboli, nascondendo così i misfatti dei più forti. Non è certo questo il suo ruolo di ‘’check and balance’’ (pesi e contrappesi internazionali dei diritti umani..) e di giustizia internazionale.  Gli stipendi dei ‘’baciati dalla fortuna’’ sono infiniti  e perpetui; l’ONU non ha forze proprie se non ‘’date’’ dalle Nazioni; non ci mette mai la faccia ( come in questo caso..), ma i contributi in soldoni dei vari Stati sono ingenti e assai apprezzati!  Anche nelle varie situazioni di crisi l’ONU non si espone mai; comunemente le Risoluzioni sono un grimaldello, un alibi a favore dei forti per soddisfare le loro mire, le loro ambizioni. Ma, oggi, non è possibile subire un’onta da quell’organismo mantenuto profumatamente da tutti.

maròIntanto il Governo dovrebbe far rientrare l’Ambasciatore presso le NU e un certo numero di alti funzionari civili e militari visti gli ottimi risultati conseguiti  nel  caso dei 2 fucilieri : diamo almeno qualche segnale a quel Ban Ki!

In parallelo dovremo porre in essere quelle azioni nei confronti delle missioni internazionali in cui le NU hanno un sensibile rilievo sul piano dell’antipirateria, ritirando le Navi e, contestualmente, riducendo drasticamente e subito il nostro contingente  da UNIFIL in Libano; ciò non con un’azione covert, ma segnalando ufficialmente la motivazione: anche all’Italia non interessa contrastare la pirateria in un Oceano che è Indiano (non italiano!), né stabilizzare la sicurezza in Libano che è un problema di altri o oggi dei ‘’caschi blu’’.

E’ più che necessario rivisitare, quindi, tutte le missioni a guida o sotto egida ONU, riducendo e/o anticipando il ritiro completo dei nostri contingenti dai vari teatri; infine appare necessario, in tale ottica, che  il Governo non rifinanzi  le missioni internazionali.  Una logica conseguenza – anche se drammatica sul piano della cooperazione internazionale-  di comportamenti egoistici, partigiani  e menefreghisti, che nulla hanno a che vedere con il ruolo ed i principi per cui sono state create le Nazioni Unite.  Non ci aspettavano che l’ONU risolvesse la situazione ingarbugliata dei 2 fucilieri, ma da lì a prenderci un segnale ‘’Tango Foxtrot’’ ce ne passa!  E’ sempre più chiaro ed evidente che noi italiani dovremo risolverla prendendo il coraggio a quattro mani e dando l’avvio ad azioni forti, radicali e anche  apparentemente poco ortodosse, le quali- a breve-  potrebbero divenire le uniche, inevitabili soluzioni al problema indiano.

Giuseppe Lertora