remigio-tuppiniAlle 9 di questa mattina è arrivata una telefonata inquietante in redazione.  L’imprenditore veronese Remigio Tuppini, era in preda alla disperazione più profonda,  con la voce tremante ha esordito dicendo “mi uccido perché non posso più sperare nella giustizia”.  L’uomo infatti, dopo disavventure incredibili, già nel 2005 aveva denunciato le banche che lo avevano ridotto sul lastrico, ma il tutto è stato archiviato. Nulla è servito rivolgersi a illustri professionisti veronesi che avrebbero dovuto tutelarlo sia sotto il profilo civile che penale, ma a distanza di anni, l’imprenditore scopre le ammissioni scritte di UniCredit inerenti al maltolto, fino a quel momento occultate persino dai suoi stessi legali.  Presenta con coraggio e determinazione nuove denunce ma alla Procura di Verona tutto pare essere cristallizzato.  Sotto il profilo civile, il nuovo legale intervenuto ha fatto miracoli per esporre al Giudice i documenti occulti finalmente emersi ma dopo un anno, la sentenza tarda ad arrivare.

Remigio Tuppini ha più di 80 anni,  la salute lo ha abbandonato, ha una moglie e un figlio disabili che necessitano di cure continue e il denaro per far fronte a tutto non c’è.  Questa povera famiglia vive in un monolocale dove, visti i gravi problemi di salute, la vita risulta essere un inferno.  Dopo una vita di lavoro e di sacrifici, Remigio ha concluso la sua carriera di orafo, iniziata quando aveva solo 15 anni,  con la revoca improvvisa dei fidi bancari che l’hanno costretto a licenziare il personale e a chiudere la sua azienda. Inutile è stato rivolgersi al Vescovo di Verona che ben conosce la sua storia e la sua disperazione,  nemmeno la lettera a Papa Francesco ha placato la sua delusione. Ha scritto al Presidente della Repubblica, a molti parlamentari, si è rivolto a Banca d’Italia, al Sindaco di Verona e agli assessori, a varie Istituzioni ma nessuno lo ascolta, forse immaginano che ormai a quell’età non serva più. Da qui nasce quel senso di impotenza che induce a pensare di concludere la propria vita il prima possibile, di porre fine a una sofferenza che ormai ha superato ogni limite sopportabile anche dai più forti.

Ecco tutta la storia di Remigio Tuppini

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