caporossi-e-manganiello99 dipendenti, 2328 soci, 16 filiali, 16mila rapporti di conto correnti. Sono soltanto alcune delle cifre che caratterizzano la Banca di Viterbo, dove questo pomeriggio si sono riuniti i nuovi soci per ricevere il benvenuto ed alcune informazioni sull’ente bancario dal presidente, avvocato Luigi Manganiello e dal direttore Massimo Caporossi. Il presidente Manganiello ha sottolineato la “biodiversità” della Banca di Viterbo, una banca storica che è nata nel 1911 con 35 agricoltori. “Nel corso del tempo sono stati molti i cambiamenti – ha ricordato l’avvocato Manganiello – ma noi siamo rimasti con i valori etici di cento anni fa. Il settore del credito cooperativo è rimasto distinto e siamo orgogliosi della nostra biodiversità”
Dopo aver presentato, quindi, il consiglio d’amministrazione, Manganiello ha anticipato: “Tra poco dovremmo approvare il bilancio, che si presenta , pur nelle vicissitudini della crisi, in maniera soddisfacente”.
Il direttore Caporossi ha parlato di “giornata importante”, di una incontro informativo. “Il socio – ha affermato Caporossi – deve sapere il proprio ruolo e conoscere i propri amministratori, che provengono tutti dalla base sociale. Chiunque, quindi, può aspirare a questo ruolo”. Rivolgendosi poi ai nuovi soci ha detto: “Non vi dovete sentire ospiti, da questo momento la banca è casa vostra”. Per Caporossi i soci sono molto importanti, sono una sorta di “ufficio marketing”. Certo è che non tutti vengono ammessi a diventare soci. “Da qualche anno – ha precisato il direttore – facciamo scelte di qualità. Non è un discorso di chi ha più capitali, ma teniamo ai valori etici e sociali, cercando di rappresentare tutto il contesto economico e tutte le età”.
Caporossi si è anche soffermato sul concetto di “banca locale”: “La banca locale è quella che riporta la ricchezza sul territorio ed è questa la biodiversità intesa dal presidente Manganiello, una caratteristica che appartiene solo a noi. Non ho visto mai una banca che ha assunto un viterbese – ha proseguito – Piuttosto ha preso gente già formata da altri istituti di credito. Noi, al contrario, abbiamo 100 dipendenti che sono tutti viterbesi ed oltre 65 sono figli di soci”. Questa tendenza ad assumere i figli dei soci meritevoli è stata adottata dalla Banca di Viterbo negli ultimi 15 anni.
Molte anche le agevolazioni per i soci, come il conto soci con condizioni a tasso medio del 3per cento in più di interessi rispetto alle altre banche, il conto jeans per i figli dei soci che permette di eseguire 100 operazioni gratuite e la possibilità di accedere ad un prestito di 1500 euro l’anno a tasso zero per l’acquisto di libri e materiale scolastico. Ci sono poi la polizza infortuni con premio a carico della banca e la dichiarazione gratuita del 730.
Inoltre, i nuovi nati dei soci ottengono l’apertura di un libretto con 300 euro. Lo scorso anno la banca ha aperto 18 libretti.  Tra le tante attività dell’ente Caporossi ha sottolineato anche la consegna di 62 borse di studio tra diplomati e laureati figli di soci.
Storica, infine, la festa del socio e lo spettacolo musicale o di divertimento di settembre.
La Banca di Viterbo è anche molto attiva nel sociale: ha acquistato un defibrillatore, un automezzo per la Protezione civile ed ha consegnato, agl studenti dell’istituto delle suore del Preziosissimo Sangue, vincitori di un concorso sull’economia, dei buoni spesa. La Banca di Viterbo  ha anche consegnato 8 borse di studio a studenti per stage presso il tribunale di Viterbo. Non ultimo l’impegno economico dell’ente per il recupero degli affreschi della chiesa di Santa Maria Nuova.


Wanda Cherubini