tasiFirenze, 20 maggio 2014. “La Giunta di Palazzo Vecchio ha deciso di far pagare la Tasi solo sulla prima casa, ma di non applicarla sulle seconde case e sulle attività economiche che continueranno a pagare la vecchia Imu 2012-2013”. Sono le parole dell’assessore al Bilancio del Comune di Firenze, Alessandro Petretto. Parole che confermano -per chi avesse ancora un minimo dubbio- che la Tasi è stata concepita per far fronte ai mancati introiti Imu per l’esenzione di questa imposta relativamente alla prima casa. E tutto sommato il Comune di Firenze appare meno avido di altri che, grazie alle discrezionalità  comunali per gli importi, sembra che si sia tenuto basso, perché in alcuni casi le aliquote Tasi sono più alte di quelle della vecchia Imu. Infine non e’ detto che chi paga l’Imu (seconde case e attività economiche) sia esentato dalla Tasi, per cui, mentre prima pagava solo l’Imu, oggi paga Imu e Tasi.

L’assessore fiorentino ha ragione quando, in merito al rinvio deciso dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan (i Comuni che non hanno stabilito le aliquote per l’acconto di metà giugno, possono farlo a settembre… senza indicare il giorno preciso), fa notare che i Comuni chiamati alle urne il prossimo 25 maggio, con consigli comunali sciolti dal 10 aprile, avevano problemi a deliberare. Ma aveva ragione anche il governo nazionale nel pretender il rispetto delle scadenze. Ed aveva ragione anche il presidente dell’Anci, Piero Fassino, nel sostenere che il rinvio rappresentava un pericolo di mancanza di liquidità per molti Comuni.

Insomma, hanno ragione tutti, come spesso avviene nel nostro Belpaese. L’unico che ha sempre torto, invece, e’ il cittadino contribuente che, se non rispetta una scadenza tributaria, spesso si vede raddoppiare gli importi che deve pagare. Certezza del diritto e uguaglianza sono a go-go in Italia. E poi, da parte dei responsabili di questo “go-go”, tutti i giorni ci sentiamo ripetere che le cose devono  cambiare, che stanno cambiando, che sono cambiate e che le istituzioni vanno rispettate…

 

Fonte: Aduc