mersIn Medio Oriente è in corso una vera e propria emergenza sanitaria a causa di un epidemia di  una variante della Severe Acute Respiratory Syndrome, Sars. Si tratta di una sua variante denominata Mers, Middle East Respiratory Syndrome, per il fatto che è focalizzata in Medio Oriente. Il primo caso è stato segnalato il 24 settembre del 2012 dal virologo egiziano Ali Mohamed Zaki a  Jeddah in Arabia Saudita. Ed è proprio il Paese mediorientale il punto focale di diffusione di questo nuovo virus. Questa variante della Sars può provocare rapidamente problemi ai reni. Tra i suoi sintomi ci sono febbre, problemi respiratori, polmonite. Non tutti i soggetti che contraggono il virus che causa la Mers si ammalano e alcuni riportano solo sintomi blandi. Per la nuova Sars non ci sono né cure né vaccini. Per cui il  cinquanta per cento delle infezioni da Mers si stanno rivelando fatali per la persona infettata. Purtroppo nuovi vaccini non saranno pronti prima di sei mesi. Per martedì prossimo è stata convocata a Ginevra, dall’Organizzazione mondiale della sanità, Oms, una riunione del suo comitato d’urgenza sulla Mers. Proprio l’Arabia Saudita è in piena emergenza sanitaria per la diffusione nel Paese del virus della Mers. Solo nei primi dieci giorni del mese di maggio sono almeno 26 le persone decedute nel Paese mediorientale. Oggi il ministero della Salute saudita ha aggiornato a 133 le morti nel regno, mentre sono circa 500 le persone che hanno contratto l`infezione da quando il virus è stato diagnosticato per la prima volta. In Arabia Saudita le infezioni hanno registrato un’impennata nelle ultime settimane dello scorso mese di aprile, dopo lo scoppio di focolai anche negli ospedali. Ad ammalarsi nei nosocomi di Gedda e Riad anche medici e personale sanitario. Dallo scorso mese di aprile si registra un improvviso e notevole aumento dei casi di infezioni. Le cause di questo aumento sono ancora da accertare anche se un ricercatore, il prof  Drosten dell’Università di Bonn, ha reso noto un  documento in cui ha escluso che ciò sia dovuto a mutazioni del virus. Per ora è comunque esclusa l’immediata minaccia di una diffusione dell’epidemia su scala mondiale. Casi di contagi sono stati comunque scoperti in diversi Paesi come Giordania, Egitto, Libano, Qatar, Kuwait, Oman, Tunisia, Filippine e Malesia e alcuni anche negli Stati Uniti. Gran parte delle persone colpite hanno viaggiato o lavorato in Arabia Saudita. Un segnale questo, che l’epidemia provocata dal ‘coronavirus MERS-CoV’ si sta comunque allargando. La pista più accreditata, per risalire alla genesi del virus, è quella che lo vorrebbe incubato dai dromedari e cammelli dopo che hanno mangiato datteri infettati dagli escrementi dei pipistrelli che sono i portatori sani del virus. Proprio in questi giorni il Ministero della Salute libanese ha annunciato che è stato registrato il primo caso di Sars anche In Libano. La persona colpita è un uomo recentemente tornato da un viaggio in diversi Paesi del Golfo, tra cui l’Arabia Saudita. Da tempo nel Paese dei Cedri sono state installate all’aeroporto internazionale di Beirut delle telecamere termiche, in modo da compiere verifiche sui passeggeri in arrivo e rilevare l’eventuale presenza di febbre, che è appunto uno dei sintomi di possibile infezione Mers. In Egitto invece, dove il primo caso è stato rilevato lo scorso mese di aprile, si sta pensando addirittura di bloccare temporaneamente i pellegrinaggi in Arabia Saudita che sono previsti nel mese di luglio prossimo in occasione del mese santo all’Islam del Ramadan.  Sono milioni i pellegrini provenienti da tanti altri Paesi che dovrebbero recarsi alla La Mecca per il pellegrinaggio annuale. L’allerta è alta anche in Europa. Per ora rilevati dei casi in Italia, Grecia e in Gran Bretagna. Attualmente è in corso un dibattito tra gli esperti epidemiologi sulle misure di prevenzione da prendere su scala nazionale per evitare la diffusione e il contagio di popolazioni mai esposte prima al virus. Proprio oggi a Barcellona si aprono i lavori del Congresso della Società’ Europea di Microbiologia Clinica, Escmid. Di certo si parlerà delle malattie importate dai viaggiatori per cui anche della Mers e ancor peggio di Ebola l’epidemia in corso nel cuore dell’Africa.

Ferdinando Pelliccia