Vladimir YakuninVladimir Yakunin, il potente capo delle ferrovie russe considerato fra le persone piu` vicine al presidente Putin, ha dato il via a una, scontata, crociata contro Conchita Wurst. Da Berlino, dove ha preso parte al Forum russo tedesco, Yakunin accusa l`occidente di essere vittima di “un volgare etnofascismo proveniente da un passato distante e tornato a far parte delle nostre vite“, etnofascismo incarnato, a suo dire, dal vincitore di Eurovision. Yakunin ha anche accusato gli Stati Uniti, che hanno inserito il suo nome nella lista delle persone colpite da misure restrittive, di voler imporre i loro valori alla Russia. “La definizione originaria di democrazia non ha niente a che vedere con le donne con la barba“, ha affermato. Wurst aveva parlato della sua vittoria a Eurovision come di una vittoria della tolleranza sulle forze reazionarie, Putin incluso. Le autorita` moscovite hanno negato l`autorizzazione a un gay pride il 27 di questo mese in onore di Conchita.

 

 

Adnkronos/Dpa