14esimo-rapporto-economia-tuscia-copertinaTra il 2009 ed il 2013 nella Tuscia sale il tasso di disoccupazione dall’11,7% al 15,6%, mentre il tasso di occupazione scende dal 54,2% al 52,8%. A livello nazionale, nello stesso quinquennio, l’occupazione scende dal 57,5% al 55,6%, mentre il tasso di disoccupazione passa dal 7,8% al 12,2%. Questo uno dei dati tutt’altro che positivi emersi nel corso della presentazione,  presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Viterbo,  del  14° Rapporto sull’Economia nella Tuscia,  in occasione della 12ª Giornata dell’Economia. All’evento sono intervenuti il presidente dell’ente camerale, Ferindo Palombella, il segretario generale, Francesco Monzillo , la docente di Statisticia dell’università della Tuscia, Tiziana Laureti, il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, la vice sindaco Luisa Ciambella ed i consiglieri regionali Enrico Panunzi e Riccardo Valentini. Dal Rapporto  si evince come in generale l’Italia, nel corso del 2013,  abbia registrato una flessione del Pil pari a -1.9%, una riduzione meno severa rispetto a quella del 2012 (-2,4%). Per quanto concerne la provincia di Viterbo si è assistito nel 2013 ad una dinamica negativa, risentendo dell’andamento recessivo dell’economia italiana.  Nonostante ciò è però da rilevare una maggiore tenuta del sistema economico locale, con una sostanziale stabilità  del valore aggiunto (+0,1%) ed un andamento in linea  con la dinamica regionale.  A  livello settoriale a Viterbo si consolida il terziario (9,2%),  seguito dalle costruzioni  (6,8%) e dall’agricoltura (6,1%). Il peso di quest’ultimo settore, in particolare, risulta alquanto elevato rispetto alla media  nazionale (2%) e regionale (1%), per merito di importanti produzioni e coltivazioni di qualità.  “Un periodo non ancora buono”, quindi, quello che ha evidenziato stamani il Rapporto, come ha affermato il presidente dell’ente camerale Palombella, che ha invitato tutti a dire basta alla corruzione, all’abuso privato delle risorse pubbliche.  Inoltre, il presidente della Camera di Commercio di Viterbo ha sottolineato l’esigenza di terminare alcune imprescindibili opere come la trasversale Orte- Civitavecchia. Il segretario Monzillo ha posto particolare attenzione al dato della disoccupazione,  affermando come si tratti di dati tragici, difficili anche da commentare. A Viterbo l’occupazione maschile è pari al 61,2% mentre quella femminile è del 44,4%.  Il presidente della Sesta commissione della Regione Lazio, Enrico Panunzi, intervenuto stamani tra gli illustri ospiti che hanno preso parte  alla presentazione del 14° Rapporto sull’economia della Tuscia viterbese 2013, ha affermato:  “Il rapporto Polos, presentato oggi fotografa bene la realtà economica della Tuscia, che in gran parte segue gli andamenti nazionali. Siamo di fronte un territorio che esce da una crisi devastante e che su tanti temi ha bisogno di risposte certe. Lo stesso Palombella, nella sua relazione, ha ricordato l’importanza che per il Viterbese riveste la Orte – Civitavecchia: la Regione, per la prima volta, l’ha messa tra le opere strategiche e ricordo anche che lo scorso gennaio l’Anas ha aperto le buste. I lavori dovrebbero essere aggiudicati a settembre e saranno completati entro il 2018. Siamo però consapevoli che non basta, bisogna lavorare da subito anche sull’ultimo tratto. C’è una scollatura tra i tempi delle imprese e quelli della politica, è arrivato il momento di ridurre il divario. Servono risposte certe in tempi certi, altrimenti tutto è vanificato”. Panunzi ha, quindi, trattato un altro tema importante che riguarda direttamente le imprese: i vincoli che impediscono alla Regione Lazio, per esempio, di spendere quel miliardo e 700 milioni di euro che in cassa per immettere liquidità nel sistema. “Non può farlo – ha spiegato il consigliere regionale del Pd –  perché per sforare il Patto di stabilità deve essere autorizzata dal Mef (Ministero dell’economia e delle finanze). La nostra economia è ancora debole, siamo anzi in fase di rianimazione e quando si è in questo stato non bisogna togliere risorse. Sarebbe perciò auspicabile una revisione del Patto di stabilità che consenta di allentare i vincoli e aiutare a dare respiro all’economia. E magari ci ritroveremo qui il prossimo anno o tra due a commentare numeri migliori”. Per il sindaco Michelini è fondamentale puntare sulla rete di imprese per l’internazionalizzazione. “Le imprese che fino ad un mese fa si sono fatte concorrenza – ha spiegato il primo cittadino – hanno poi fatto rete capendo che da soli non si può affrontare il mercato estero”.  E qualche dato positivo, infatti, la Tuscia lo presenta proprio  sul commercio estero che ha visto, fatta eccezione per il 2009, le esportazioni arrivare ad un andamento  positivo con degli incrementi pari al 17,8% nel 2010, del 19,8% nel 2012 e del 5,1% nel 2013. Soltanto il 2011 è stato un anno negativo per l’export estero con una flessione del -6,5%.  Dati positivi anche per le importazioni, che nel 2013 hanno segnato un +10,8%.

Wanda Cherubini