Un reparto giovane, ma che ha già solide radici nella Tuscia. E’ il 4° Reggimento di Sostegno Aviazione dell’Esercito “Scorpione”, che il 15 giugno scorso ha compiuto 38 anni. Questa mattina gli uomini e le donne del Reggimento si sono incontrati nell’hangar di manutenzione per festeggiare insieme questo importante traguardo con una cerimonia semplice, ma molto sentita, che si è aperta con la S. Messa officiata dal cappellano militare don Salvatore. Molti anche i militari in congedo che hanno partecipato alla celebrazione, a dimostrazione di quello spirito di corpo, che, anche dopo la pensione, rimane intatto nell’animo di ognuno di loro, come ha voluto sottolineare nel suo intervento il Comandante del 4° Reggimento Scorpione, Col. Giuseppe Troisi. “La caratteristica di questo Reparto che continua a stupirmi – ha affermato il Col. Troisi – è il forte legame esistente tra chi è stato al Reggimento e chi è qui. Basta alzare un dito che si produce un effetto calamita. E’ un legame che crea un patto di sangue – ha proseguito il Comandante dello Scorpione – e che ci unisce anche a quelle persone che purtroppo oggi non ci sono più”. (Per il video dell’intervento del Col. Troisi clicca qui). Il Col. Troisi ha così ricordato il 1° Maresciallo Massimo Gatti , il 1° Maresciallo Gianluca Tozziano, l’ex comandante dell’Aviazione dell’Esercito, Gen. Giangiacomo Calligaris ed 1° Maresciallo Luogotenente Domenico Ronconi. La cerimonia si è svolta in collegamento streaming con una squadra di militari del Reggimento di stanza in Afghanistan, ad Herat. Il Col. Troisi ha, quindi, ripercorso la storia del Reggimento, indicandone le tappe principali: la fondazione avvenuta il 15 giugno del 1976 dall’allora 1° Reparto Riparazioni Aviazione Leggera dell’Esercito, il conferimento della Bandiera di guerra del 6 ottobre del 1980, la sua sostituzione il 3 ottobre del 1999 con lo Stendardo per effetto del passaggio dell’Aviazione Esercito alla Cavalleria dell’Aria. Il 1 dicembre del 2003 il Reggimento ha poi assunto l’attuale denominazione. Una storia, quindi, di 38 anni, durante i quali il 4° Scorpione ha anche saputo ben aprirsi alla città che lo ospita, tanto da ricevere numerosi riconoscimenti, quale un encomio solenne per le operazioni in Somalia e la cittadinanza onoraria da parte della città di Viterbo. “La nostra storia è segnata da questa grande macchina – ha proseguito il Col Troisi – il Ch47, l’emblema , il motivo di esistere di questo Reggimento. Oggi siamo ad un importante momento della nostra storia – ha poi sottolineato – Il Ch47 C (giunto ormai all’età di 41 anni) sta per lasciare il suo servizio per far spazio al nuovo Ch47F. Deve essere questo per noi motivo di rinnovamento – ha concluso il Col. Troisi – Si apre un nuovo capitolo della storia del 4° Scorpione”. Il nuovo Ch47F rispetto al precedente si distinguerà per una serie di aggiornamenti avionici e tecnologici. Il Comandante Troisi ha poi annunciato, non senza una certa commozione, a tutti una sorpresa: verso le ore 15 (ora italiana) in Afghanistan si alzeranno in volo due Ch47 con attaccato un enorme tricolore cucito dagli stessi militari, che saluteranno così l’Afghanistan. Ma il 4°Reggimento Scorpione non è solo operativo all’estero, ma svolge un importantissimo ruolo anche all’interno della città. Con l’inizio dell’estate, ad esempio, i velivoli sono molto utilizzati per lo spegnimento degli incendi e non a caso, anche questa mattina, nel corso della S. Messa, si è sentito il rombo dei motori dei Ch 47 in esercitazione. Un legame stretto il Reggimento lo ha stabilito poi da anni con le scolaresche, attraverso degli stage. “Con questa attività – ha spiegato il Comandante del Comando Gruppo Sostegno Aviazione dell’Esercito, Gen. di Brigata Mastrangelo – abbiamo il piacere che le nostre capacità siano riversate su questi giovani affinchè prendano coscienza dell’Aviazione dell’Esercito e attraverso questa formazione si possano innamorare di noi e magari ritornarci”. Questa collaborazione con gli istituti tecnici della città dura ormai da oltre 15 anni e l’ultimo stage si è concluso proprio ieri. “Vogliamo anche trasmettere ai giovani l’importanza del rispetto, della disciplina, del gioco di squadra, delle regole – ha precisato il Comandante del 4° Scorpione Troisi – Quest’anno sono venuti da noi per quattro giorni 31 studenti dell’Itis di Viterbo, che hanno anche lavorato materialmente, l’ultimo giorno, su alcune parti di elicottero inefficienti, rimanendone entusiasti”. Il comandante Troisi ha poi voluto sottolineare come alla domanda “Cosa ti è piaciuto di più di questo stage” i ragazzi hanno risposto la serietà, mentre alla domanda “Cosa ti è piaciuto di meno” la loro risposta è stata: “il corso è durato troppo poco”. “Questo ci stimola a proseguire con sempre maggiore entusiasmo ed impegno” – ha concluso il Col. Troisi.

Wanda Cherubini

