Cento anni dopo la Grande guerra, nella città di Ypres, simbolo di battaglie che fecero oltre 300mila morti, i leader dell`Ue commemorano le vittime e riaffermano il loro impegno alla pace. “Noi siamo i guardiani del ricordo – dice il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, a nome dei 28, in una cerimonia al Menin Gate Memorial, dedicato ai caduti britannici e dei Paesi del Commonwealth – Spetta a noi, con le parole e con le azioni, bloccare le spirali di autodistruzione, coltivare la fiducia e salvaguardare la pace, una pace che possiamo sognare sia per sempre”.
Pace è una parola grossa. Per ottenerla ci vuole l’impegno di tutti, soprattutto degli Stati che siano capaci di non alimentare odio, ci vuole una politica che verta sul reale benessere del cittadino innanzitutto perché la povertà è la prima arma di distruzione di massa.