Due milioni e 200 mila euro per il piano straordinario di asfalti delle strade, esenzione dal pagamento della Tari per tutte le attività produttive che apriranno entro l’anno dentro i centri storici, comprese le frazioni, una sorta di reddito familiare “garantito” ai più indigenti che aderiranno ad un progetto del Comune di reinserimento sociale, svolgendo anche lavori socialmente utili. Sono soltanto alcune delle novità del bilancio di previsione 2014 illustrate questa mattina nella Sala dei Priori del Comune di Viterbo dal sindaco Leonardo Michelini e dall’assessore al Bilancio Luisa Ciambella, alla presenza di alcuni assessori e consiglieri. “Abbiamo fatto il possibile per chiudere il bilancio nei termini di legge, ovvero entro il 31 luglio – ha esordito il sindaco- Abbiamo sentito tutti i sindacati, le parti datoriali. Il nostro è un bilancio che vuole rispettare tre aspetti: 1) la spending review, effettuando alcuni tagli, 2) dare risposte concrete alle categorie più deboli della popolazione con dei veri aiuti nel sociale, 3) attivare leve fiscali per operare una spesa funzionale allo sviluppo ed all’occupazione”. Le leve fiscali sono l’addizionale Irpef e la tassa di soggiorno, in funzione dal prossimo 1 gennaio, con un importo che vacillerà tra 1 e 3 euro. Riguardo a quest’ultima novità, che già sta facendo molto parlare, il primo cittadino ha rimarcato: “I proventi saranno impegnati nelle attività turistiche e culturali della città. Si potrà avere così una sorta di tesoretto che può essere utile agli stessi imprenditori. Dobbiamo avere somme che sono a disposizione del turismo”. “Abbiamo anche previsto dei tagli che dovrebbero servire sulle partecipate – ha proseguito il primo cittadino – L’unica in bonus è la Francigena, per la quale abbiamo pensato di dismettere un pezzo del ramo aziendale, ovvero una delle due farmacie comunali, lasciando invariati i livelli occupazionali (ci saranno anche contratti part-time) e migliorando il servizio dell’unica farmacia comunale che resterà aperta, che potrà essere h18 o h24, tutti i giorni della settimana. Inoltre, la farmacia comunale potrà presentare anche degli sconti importanti su alcuni prodotti da banco. Per noi è importante dare un servizio sociale, non quello di avere margini d’utile, visto che non siamo privati”. Entrambe le farmacie comunali registrano una perdita di circa 100 mila euro. Il Comune ha così deciso di vendere quella della Quercia per un milione di euro. “I proventi della vendita di questa farmacia – ha puntualizzato Ciambella – andranno a confluire in un apposito fondo . Quando andrà a bando, verrà fatta una perizia tecnica giurata per stabilire la base d’asta, prima del bando stesso”. Michelini ha poi sottolineato che il bilancio, le cui pratiche propedeutiche saranno analizzate già a partire dal prossimo consiglio comunale previsto per il 28 luglio, è in parte tecnico, “perché quando lo Stato taglia 6 milioni e 900mila euro di mancate rimesse, che dobbiamo recuperare con la Tasi, non può che essere tale”. “La parte,invece, di investimenti – ha proseguito il sindaco – è di circa 2 milioni di euro”. I dettagli sono stati toccati dall’assessore al Bilancio Ciambella, che ha affermato: “Il primo bilancio dell’era Michelini è trasparente e certo. E’ frutto di un percorso attivato il 1 ottobre scorso quando il sindaco scrisse al ministro Saccomanni per accertare la reale situazione del bilancio comunale perché eravamo preoccupati sulla situazione delle Esattorie ed ancora di più sulle partecipate per i continui contenziosi. La relazione dell’ispettore, giunta a fine marzo, ha dato ragione ai nostri sospetti, nello specifico, su tre punti: l’utilizzo della proroga per prolungare l’esercizio delle Esattorie, nonostante il Comune non vedesse riversati in cassa 4 milioni e mezzo di euro, il reperimento di fondi dello Stato persi nei rivoli del Comune, che ha portato ad un lavoro di recupero avviato a febbraio, di circa 4 milioni di euro di questi residui ed, infine, la mancata conciliazione tra Comune e società partecipate, tenendo conto del grave squilibrio della Talete. Sulla base di ciò abbiamo agito così su due direttrici: l’accantonamento dei fondi a seguito della vicenda Esattorie e partecipate, fondi che il Comune non ha e che ha cercato di reperire, nella maniera più indolore possibile, attraverso la leva dell’Irpef aumentata solo di un punto millemale ed il recupero dei fondi attraverso l’esame catastale di alcuni immobili. Abbiamo 7 milioni di euro di mancati trasferimenti ed 8 milioni di euro come crediti che però, di fatto, non abbiamo la certezza di recuperare alla luce dei percorsi giudiziali. Abbiamo così pensato di aumentare di un solo punto millemale l’Irpef sulla prima casa a coloro che superano i 18 mila euro l’anno. Ma si tratta di un aumento minimo: basti pensare che un singolo che guadagna 20mila euro l’anno pagherà un caffè in più al mese”. Per quanto riguarda la Tasi, unica leva fiscale che il Governo impone, Ciambella ha spiegato che il Comune ha fatto molti sforzi per tenerla al 2,2 per mille “perché pensiamo che la prima casa sia un valore e debba essere tutelato. Si va così dal pagamento di un massimo di 7 euro in più fino ad un risparmio di circa 50 euro”. Anche per le seconde case l’amministrazione comunale ha agito in controtendenza. “Oggi avere delle abitazioni non può essere un peccato – ha proseguito l’assessore Ciambella – Avremmo potuto sparare l’aliquota all’1,4, ma l’abbiamo invece inserita all’1,2 con uno sforzo enorme. Per le categorie C e D (attività commerciali, artigiane) siamo riusciti a mantenere l’aliquota allo 0,7, la metà di quella consentita. Ci sarà così un risparmio dai 130 ai 150 euro di attività”. Altra novità: la semplificazione sulle seconde case. Essendo la Tasi di fatto un’addizionale dell’Imu per semplificare il pagamento dei contribuenti ed il lavoro degli stessi commercialisti, facendo compialre un solo modello F24, Ciambella ha spiegato che l’aliquota Tasi è stata sommata all’Imu nell’ottica, appunto della semplificazione. Ci sono poi 700 mila euro di affitti non pagati, riguardo ai quali si sono applicate norme perentorie, nel rispetto della legalità, che hanno portato il Comune già al recupero di oltre 100 mila euro di questi proventi. L’amministrazione Michelini ha poi intenzione di effettuare un decisivo taglio sugli affitti per immobili che non sono comunali. “Risparmieremo così nel bilancio in corso – ha precisato Ciambella – 40 mila euro e circa 150 mila euro sul prossimo”.
Wanda Cherubini

