Cala la sera in Palestina e con essa cessa la situazione di calma durata 12 ore dopo il cessate il fuoco iniziato questa mattina alle 8. Israele annuncia di accettare il prolungamento di altre 4 ore (fino alla mezzanotte di oggi), mentre Hamas due minuti dopo le 20 (ora in cui sarebbe scaduta la tregue di 12 ore) ricomincia il lancio di razzi sulle città israeliane. Ashkelon e Eshkol nel mirino delle brigate Ezzedin al-Qassam.

ULTIMA ORA: A Be’er Sheva hanno iniziato a suonare le sirene per un nuovo lancio di razzi dalla striscia di Gaza 23,55 (ora israeliana)
Israele ha detto sì al prolungamento di altre 4 ore della tregua in atto dalle otto di questa mattina. In pratica gli israeliani hanno accordato un cessate il fuoco fino alla mezzanotte di oggi, ma già tre minuti dopo le 20 ora locale, Hamas ha ricominciato a lanciare i suoi razzi verso Israele, sia nel sud che nel centro paese.
4 i lanci effettuati contro la zona di Eshkol, due di questi sono stati intercettati da Iron Dome, mente gli altri due sono finiti in aree non abitate. Poi è la volta di Ashkelon, dove circa 45 minuti dopo le 20 iniziano a suonare le sirene: meno di 30 secondi per la popolazione per andare nei rifugi. Anche in questo caso il sistema Iron Dome fa il suo dovere neutralizzando i missili in arrivo da Gaza. Nel sud del paese un razzo è finito sulla città egiziana di Rafah provocando la morte di 4 bambini e altri 5 sono rimasti feriti: non è ancora chiaro se il razzo è stato sparato da Gaza o da alcuni miliziani islamici che si trovano lungo il confine che divide Israele, Gaza e l’Egitto nell’area del Sinai. Per quel che riguarda il lancio verso le città israeliane, è il braccio armato di Hamas a rivendicarne la paternità. Israele durante tutto il periodo della tregua umanitaria, attuata per consentire il passaggio di mezzi di soccorso per i feriti, ha continuato a far saltare i tunnel creati da Hamas per nasconde armamenti e munizioni. Mentre è ancora in corso la riunione dell’esecutivo israeliano, Musa Abu Marzouk, alto funzionario di Hamas, dichiara – secondo quanto riferito dal sito di news israeliano Haaretz – che l’iniziativa del cessate il fuoco proposta dall’Egitto non è “aderente alla posizione di Hamas”.
La situazione è sempre molto incerta: anche se Israele ha prorogato il cessate il fuoco di altre 4 ore, non è detto che possa arrivare un contrordine, se Hamas dovesse continuare nel lancio di missili nei confronti del paese della Stella di David. Potrebbe quindi prospettarsi un’altra notte di sirene e bombe nell’area.
GB