Un pugno violento alla testa, così violento da farlo stramazzare a terra. E’ quanto è successo al 19enne Marco Marazzi, vittima, domenica scorsa, di un pestaggio da parte di alcuni campeggiatori a Riva dei Tarquini. Il diciannovenne era entrato di notte nel campeggio insieme ad altri suoi tre amici per incontrare delle ragazze. I guardiani, però li avevano cacciati già più volte. Alla fine, la loro fuga concitata dal campeggio ha fatto pensare ad alcuni campeggiatori che si trattasse di ladri e così una ventina di loro sono riusciti ad accerchiare Marco Marazzi, mentre i suoi tre amici, invece, riuscivano a scappare. A quel punto sarebbe iniziato il pestaggio del giovane, reo soltanto di aver commesso una bravata. Il colpo che lo ha fatto stremare a terra è stato sferrato da un diciassettenne romano in vacanza a Riva dei Tarquini. Questa mattina, il capo della Mobile Fabio Zampaglione, insieme al sostituto commissario Daniela Napoli della Polizia di Tarquinia ed il sostituto commissario della Mobile di Tarquinia, Maurizio Menichini, ha ripercorso le attente indagini portate avanti all’interno del campeggio per ricostruire la vicenda, non senza qualche difficoltà, dovuta alla reticenza di alcuni presenti. Un altro ospite del campeggio, ventenne, è stato denunciato per favoreggiamento, avendo rilasciato delle dichiarazioni mendaci. Tra le testimonianze raccolte sembrerebbe che Marazzi, a terra, abbia continuato a ricevere dei calci. Alcuni capeggiatori hanno però chiamato la Polizia ed il 118 , che, giunto sul posto, ha trasportato d’urgenza il giovane al Policlinico Gemelli di Roma con una microfrattura al cranio, non si sa bene se avvenuta a causa del pugno violento alla testa o come conseguenza della successiva caduta a terra del giovane. Fortunatamente le condizioni di Marazzi stanno migliorando e la prognosi è stata sciolta a 60 giorni. “Ho fatto lastre e tac su tutto il corpo per vedere i danni – scrive il 20 agosto sulla sua pagina di Facebook Marazzi – Di rotto sul corpo non ho niente, ma ho una microfrattura sul collo e un’emorragia celebrale. Oggi o domani mi devono fare una risonanza magnetica per vedere se mi devo operare o no. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini!”

