Serata conclusiva col botto quella di ieri sera per le tradizionali cene in piazza San Lorenzo con i facchini di S. Rosa. Moltissima l’affluenza con una fila lunga di persone in attesa del proprio turno per cenare. Ben tre volte, proprio per permettere a tutti di accedere alla piazza, la brava presentatrice-collega Cristina Pallotta ha invitato i presenti a cedere il proprio posto, appena finito di cenare, ai molti che ancora erano in attesa. La serata è stata allietata dall’esibizione sul palco della brava cantante Diana Fraccaro ed è poi esplosa al ritmo dance della band dei Setteotto ,che ha proposto, con tanto di coreografie, musica dance degli anni ‘60-‘70-‘80, ma anche balli di gruppo e musica italiana come Vasco Rossi e Ligabue. Alla fine la piazza è stata travolta dal ritmo incalzante della band e molti si sono messi a ballare sulle note impartite dal palco. Il divertimento è proseguito con la suggestiva esibizione del Circo Bianco, con tre danzatrici che , con costumi d’effetto, hanno proposto delle coreografie con il fuoco eseguite sulla scalinata di Palazzo papale. Presenti questa sera in piazza San Lorenzo, gli immancabili facchini, capeggiati da Sandro Rossi e dal presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini, il circolo Selvaggini, che ha preparato le gustose pietanze ed alcuni rappresentanti istituzionali e dei Carabinieri. Sul palco sono salite le consigliere comunali Maria Rita De Alexandris, Antonella Sberna, Daniela Bizzarri e Paolo Moricoli. Nel corso della serata il capofacchino Sandro Rossi ha ricordato il nuovo tragitto aggiuntivo su via Marconi ed ha inviato tutti i viterbesi ad assistere quest’anno al trasporto dal Sacrario, visto che ,evento unico, la Macchina di S. Rosa sarà fatta girare su piazza della Repubblica, dopo aver percorso parte di via Marconi. Rossi ha anche ricordato che soltanto una volta nella storia della Macchina di S. Rosa quest’ultima fu portata fino al Sacrario. Era il lontano 1952 e tra i facchini c’era Antonio Febbraro, colui che ha lanciato l’idea di far percorrere a “Fiore del cielo” via Marconi, per celebrare il riconoscimento dell’Unesco del trasporto come bene immateriale dell’umanità. Ieri sul palco, insieme ai facchini di oggi, è salito proprio Febbraro. Il presidente del Sodalizio Mecarini ha ricordato il fine delle cene, volto a raccogliere fondi per il restauro del tetto del monastero delle clarisse e per le associazioni di volontariato del territorio. Il bilancio di queste quattro serate è stato per Mecarini e Rossi più che positivo, con un’affluenza sopra ogni aspettativa, soprattutto ieri sera, ultimo giorno delle cene. Nell’ambito della solidarietà, infine, è stato ricordato l’Avis comunale e l’importanza che riveste l’associazione nel reperire sangue. Il presidente Luigi Ottavio Mechelli ha precisato come soltanto nel mese di luglio l’Avis abbia dovuto far fronte a due emergenze, la prima di sangue O positivo e l’altra di sangue 0 negativo. Mechelli ha inviato tutti a donare, sottolineando l’importanza di un simile gesto. E proprio per far breccia anche sulle “nuove leve” l’Avis quest’anno ha donato a tutti i giovani facchini delle tre Macchine del Pilastro (stasera ore 21), di Santa Barbara (domani, ore 21)e del centro storico (1 settembre ore 21), lo stemma dell’Avis da apporre sulla camicia ed il tesserino di futuro donatore. “Cerchiamo di fare del nostro meglio – ha affermato Mechelli – per portare sempre più persone a donare il sangue”. Il prossimo appuntamento con i facchini di S. Rosa è ora quello del 3 settembre, quando “Fiore del cielo” sarà nuovamente portata in trionfo per le vie cittadine al grido di “W S. Rosa!”.
Wanda Cherubini

