Guerre e conflitti dimenticati. Anche per i morti si stilano classifiche di preferenza. Sono 1.669 le vittime delle violenze che si sono registrate in Iraq nel mese di luglio, secondo i dati diffusi dal governo di Baghdad. La maggior parte delle vittime, 1.401, sono civili, altri 185 sono soldati e 83 poliziotti. I feriti sono invece 2.104, tra cui 246 soldati e 153 poliziotti.
Molto più che a Gaza, ma pare che questa situazione non desti alcuna preoccupazione nel mondo. Per non parlare delle vittime, tra cui tanti bambini, nel conflitto interno alla Siria: oltre 2.300 persone sono rimaste uccise solo durante il mese sacro di Ramadan (dal 28 giugno al 24 luglio).