Ultima Ora 21 agosto – (timeline in tempo reale sotto la foto)
02.45 Circola un certificato di morte di Deif e uno identico ma senza il suo nome. 168 i razzi su Israele nella sola giornata di ieri 20 agosto. 
00.25 Hamas avverte compagnia aeree di sospendere i voli verso il Ben Gurion. Ma pare che nessuna compagnia ha intenzione di cancellare i voli verso Tel Aviv. Netanyahu : operazione Margine di protezione andrà avanti ancora per molto. Legittimo da parte di Israele colpire i leader di Hamas, che non sono immuni. Giallo su sorte leader ala militare Mohammed Deif: per Israele è morto nel raid di ieri, dove di sicuro sono deceduti la moglie e i figli; per Hamas invece è ancora vivo e lontano dal luogo del raid.  
20 agosto
13.30 Francois Hollande chiede alle parti di tornare al Cairo per continuare i colloqui: punti fissi per il presidente francese, smilitarizzazione Hamas, revoca blocco striscia di Gaza da parte Israele. Continuo lanci di razzi di Hamas su territorio ebraico.
11.00 Sono almeno 11 i palestinesi rimasti uccisi nella Striscia di Gaza a seguito dei nuovi raid israeliani, ripresi ieri dopo il lancio, denunciato dalle forze israeliane, di razzi contro lo Stato ebraico. L`esercito israeliano è pronto a richiamare altri 2mila riservisti. Israele tenta nella tarda serata di ieri di uccidere un leader dell’ala militare di Hamas, Mouhammed Deif. A quanto pare il “progetto” non è riuscito, ma sono morti dei civili, forse la moglie e un figlio. Torno lo spettro di una nuova invasione di Gaza via terra.

soldato-israele-copy-idf

ULTIMA ORA 21 agosto 

02.45 168 i razzi sparati su Israele nella sola giornata di ieri 20 agosto. Il primo ministro Benjamin Netanyahu durante una conferenza stampa presso il ministero della Difesa a Tel Aviv ha dichiarato che l’operazione Margine protettivo non è finita. “Questa è una campagna continua. La lotta contro il terrore dura per anni”. Il primo ministro ha poi proseguito sciorinando tutte quei particolari “positivi”, secondo Israele, raggiunti nell’operazione in corso dall’8 luglio scorso: abbiamo impedito, tramite Iron Dome, a migliaia di razzi di colpire le nostre comunità, e abbiamo distrutto migliaia di questi razzi; abbiamo smantellato la capacità di Hamas in Giudea e Samaria (Cisgiordania) e i suoi tentativi di organizzare un colpo di stato in quella zona. Siamo determinati a portare avanti la campagna con tutti i mezzi a nostra disposizione e non ci fermeremo. Netanyahu  ha inoltre affermato che per ogni volta che Hamas sparerà un razzo contro Israele, lo Stato della Stella di David risponderà e colpirà per  sette volte più forte e che i leader di Hamas non sono immuni, ma bersagli legittimi degli attacchi israeliani.
Intanto è ancora mistero sulle sorti del leader dell’ala militare di Hamas Mohammed Deif. Israele dichiara che è stato ucciso ieri sera nel raid contro la sua casa a Gaza City, dove hanno trovato la morte con certezza la moglie e un figlio; Hamas invece dichiara che è vivo e che non si trovava dove gli israeliani hanno bombardato. Circola un certificato di morte di Mohammed Deif, ma ne circola anche uno identico senza il suo nome sopra. I prossimi giorni forse faranno chiarezza su questo giallo.
Tantissimi i razzi sparati (168 solo giorno 20 agosto) su Israele dalle brigate palestinesi Ezzedin al-Qassam: un intensificarsi del fuoco di Hamas si era già verificato appena dopo la rottura della tregua ieri, ma oggi c’è stato ancora un incremento. Dall’inizio del conflitto oggi è il giorno con il maggior lancio.
Hamas usa la carta “Terrore in aeroporto”
Un portavoce di Hamas ha avvertito le compagnie aeree straniere di tenersi lontano dall’aeroporto internazionale di Tel Aviv Ben Gurion a partire da domani alle 06:00. Probabile che i miliziani palestinesi inizieranno a colpire la zona aeroportuale, per mettere in crisi l’equilibrio dello Stato della Stella di David e condizionarne i movimenti. Ma pare che le compagnie aeree non abbiano alcuna intenzione di sospendere i voli verso Israele. Mentre scriviamo continuano gli allarmi delle sirene in buona parte del territorio israeliano. Immediata come sempre la reazione di Israele che oggi ha anche ucciso 4 miliziani che avevano appena sparato contro il territorio ebraico. 

20 agosto 13.00 Il Presidente francese Francois Hollande ha chiesto che le due parti tornino immediatamente ai colloqui al Cairo. “Gaza non può rimanere in questa condizione”. Necessaria smilitarizzazione della striscia e conseguente revoca del blocco israeliana. Soluzione è due stati che vivono vicini.
Continuano i lanci da parte di Hamas su tutto il territorio israeliano a portata di tiro dei razzi di Hamas.

11.00 I lanci di razzi sono continuati tutta la notte e Israele ha lanciato le sue bombe a Gaza. I morti palestinesi in questo primo nuovo giorno di guerra dopo la rottura della tregua sono 11. L’Idf nella tarda serata di ieri, secondo Hamas, nessuna conferma da parte di Israele, avrebbe tentato di uccidere un leader dell’ala militare di Hamas: Mouhammed Deif. Sembra, ma il condizionale è d’obbligo, che l’operazione non sia riuscita. Non è la prima volta che lo Stato della Stella di David tenti di uccidere l’uomo: la volta precedente era stato ferito gravemente. Ora se fosse confermato che Deif si trovasse davvero così allo scoperto e non in qualche rifugio costruito ad hoc, può voler significare che non si aspettasse la ripresa dei combattimenti e questo contrasta con la ripresa dei lanci. L’ ipotesi è che ci siano frange palestinesi che autonomamente abbiamo deciso di rompere la tregua oppure qualcuno dalla parte opposta ha “innescato la bomba” per evitare l’accordo al Cairo e per approfittare di far fuori questo personaggio importante di Hamas. Difficile capire davvero come siano andate le cose. Gaza è un pantano, in cui ancora una volta Israele si è ficcato. Dall’occidente non si va oltre le solite condanne “a voce” per la rottura delle tregua, mentre sul campo fioccano le bombe. Siamo solo all’inizio di un nuovo giorno di sangue e Israele sta richiamando altri 2mila riservisti: lo spettro di una nuova invasione via terra di Gaza, da noi paventata ieri sera, ora sembra delinearsi all’orizzonte. 

19 agosto 23.45 Hamas dichiara di aver sparato oltre 50 razzi contro il territorio di Israele. Preso di mira anche l’Aeroporto Internazionale Ben Gurion a Tel Aviv e in questo momento suonano ancora le sirene a Gerusalemme.
23.20 Hamas intensifica i lanci e non risparmia alcuna città israeliana. Questa nuova escalation rischia di riportare Israele via terra a Gaza con la non remota possibilità di stanare Hamas ovunque si trovi. Siamo testimoni dell’inizio di un nuovo probabile massacro di civili a Gaza e l’intera comunità internazionale è incapace di mettere all’angolo i due contendenti.
22.40 Tel Aviv –  Si ripiomba ancora una volta nel baratro, tra lanci di razzi e bombardamenti israeliani. Hamas ha rotto la tregua e Israele cogli la palla la balzo per defilarsi dal Cairo. Sirene che suonano un po’ ovunque sul territorio ebraico, non soltanto nel sud del paese e nel centro del paese. Anche a Tel Aviv in questo momento stanno suonando le sirene. Sono già due i morti palestinesi da quando sono ricominciati i raid di Israele conseguenti alla rottura della tregua. Sirene anche a Gerusalemme.
21.15 E’ stato trovato morto  il soldato 21enne di origine statunitense David Menahem Gordon, delle forze di difesa israeliane scomparso da domenica. A comunicarlo l’IDF, ripreso dai media locali, precisando che il soldato è stato trovato nel centro di Israele questo pomeriggio con accanto il suo fucile. La famiglia del giovane è già stata avvertita. Indagini in corso da parte della polizia militare. 
20.30 Ad Ashkelon, una delle città più vicine al confine nord della striscia di Gaza, lo stato di allerta è massimo. Chiusi i mercati e le spiagge, il comune ha avvertito i residenti di evitare grandi raduni. Razzo esplode in uno spazio aperto di Ashdod. Un razzo sparato contro Israele esplode all’interno della Striscia di Gaza, vicino alla recinzione dal confine. (Haaretz)
19.30 Come sempre in questi casi di rottura della tregua, israeliani e palestinesi si accusano a vicenda. Ma il problema rimane: è sempre la popolazione civile a farne le spese. Ora un accordo o anche solo un cessate il fuoco temporaneo sarà durissimo rimetterlo in piedi.
18:50 Sirene in azione a Netivot e Sdot Negev. Irom Dome intercetta razzi a Netivot. Popolazione civile di Gaza scappa da zona orientale città.
18:00 Secondo fonti palestinesi nei raid israeliani di oggi sono rimasti feriti due bambini nella striscia di Gaza vicino a Rafah.
17.15 10 gli obiettivi già colpiti dall’esercito israeliano a Gaza (Channel 2) 16.53 (Haaretz) Aerei israeliani colpiscono obiettivi in zona agricola nord striscia di Gaza
16,35 Israele ha già avvertito che sua delegazione a colloqui sarà richiamata in Patria, dopo rottura tregua da parte palestinese (Ynetnews)
16.31 Già colpiti ora obiettivi a Gaza da parte israeliana (Haaretz)
16.15 – Primo Ministro e Ministro Difesa Israele autorizzano esercito Stella di David a colpire Gaza in risposta rottura tregua da Hamas
15:48 (Haaretz) Lancio di razzi sul territorio israeliano dalla striscia. Tre colpiscono territorio ebraico nel sud a Be’er Sheva. Tutto questo mentre è in corso una tregua di 24 ore che scadrà oggi a mezzanotte
13.00 L`esponente di Hamas Izzat al-Rishq ha sostenuto che non sarà  ulteriormente prorogata la tregua con Israele mentre al Cairo proseguono i colloqui indiretti tra israeliani e palestinesi, con la mediazione egiziana, per un`intesa per un cessate il fuoco permanente. “I negoziati termineranno se non si arriverà  a un accordo – ha detto al-Rishq citato dal sito israeliano di notizie Ynet – Non siamo disposti a trascinare ulteriormente i colloqui”. 

18 – agosto 23.40 Fonti diplomatiche israeliane confermano allungamento tregua 24 come richiesto da Egitto (Times of Israel)
23.30 Continuano le smentite da parte di funzionari israeliani. Neppure la tregua di altre 24 ore trova conferme
23.05 Un funzionario di Hamas ha dichiarato che è stato raggiunto un accordo per estendere i colloqui di ulteriori 24 ore per continuare i negoziati per un cessate il fuoco permanente (Haaretz) [Questo dovrebbe significare che per altre 24 ore la tregua è assicurata] ma da Israele ancora nessuna conferma a tali affermazioni palestinesi.
22.45 Un alto funzionario israeliano ha dichiarato che nessun accordo per la tregua permanente è stato raggiunto, nonostante i palestinesi abbiamo affermato che un accordo era stato concordato (Haaretz)
22.10 Un membro della delegazione palestinese al Cairo ha dichiarato che i palestinesi hanno informato l’Egitto di un accordo per un piano di cessate il fuoco permanente. Secondo la fonte (citata dal sito israeliano YnetNews) “Al momento stiamo aspettando la decisione del governo israeliano per annunciare  l’accordo.” Non è ancora chiaro in che termini ne cosa preveda questo accordo.
21.00 Fonti palestinesi in Cisgiordania dicono che un accordo per estendere il cessate il fuoco sarebbe già stato siglato al Cairo tra le delegazioni israeliana e palestinese. Il patto prevede alcuni accordi su determinate questioni posticipando quelle su altri argomenti sul campo. Un annuncio potrebbe arrivare  a breve. Non vi è ancora alcuna conferma ufficiale dell’accordo da ambo le parti.  (Haaretz)

Israele-Gaza: momento critico, tregua scade alle 24  (18 agosto) Scadrà questa sera alle 24 ora israeliana (23 in Italia) la tregua di 5 giorni in atto tra Israele e Hamas a Gaza. Non ci sono stati significativi progressi nelle trattative in corso al Cairo, per concordare un cessate il fuoco più duraturo e quindi l’orientamento è quello di estendere ancora una volta la tregua in corso, come già successo la volta precedente, anche se, bisogna ricordare, che in quell’occasione tutto stava per saltare, visto i lanci di Hamas sul territorio israeliano, nonostante ci fosse, da parte dei miliziani palestinesi, l’ok per proseguire il cessate il fuoco. Israele dal canto suo aveva iniziato a bombardare nuovamente Gaza, prendendo spunto dai lanci delle brigate Ezzedin al-Qassam. Speriamo che questa volta non si ripetano simili condizioni, visto che, di pochi minuti fa la notizia che i palestinesi sono pronti per l’estensione della tregua, e si attende la risposta israeliana. Si tenta quindi di allungare la trattativa, per cercare finalmente quella soluzione che l’intera comunità mondiale attende: la fine delle ostilità con un allentamento del blocco di Israele su Gaza. Seguiremo in tempo reale queste ore cruciali che ci separano dalla mezzanotte in Palestina, nella speranza di non dover dare notizie di nuovi lanci da parte di Hamas e attacchi in risposta da parte dello Stato della Stella di David.