E’ tempo di bilanci per il trasporto della Macchina di S. Rosa 2014. Questa mattina il sindaco Leonardo Michelini con gli assessori comunali Antonio Delli Iaconi, Giacomo Barelli, il capofacchino Sandro Rossi, il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini e gli assemblatori Vincenzo Fiorillo e Contaldo Cesarini hanno tirato le somme di quello che è stato il trasporto per eccellenza della Macchina di S. Rosa, destinato ad entrare nella storia. Dopo i ringraziamenti al sindaco, alla polizia locale, alla Asl, alla protezione civile, alle istituzioni, alle forze dell’ordine ed all’Aeronautica, che ha informato sull’andamento meteo per la sera del trasporto, Mecarini ha ringraziato i due assemblatori, sempre disponibilissimi, ma un ringraziamento speciale lo ha fatto ai facchini. “I nostri ragazzi sono stati dei veri leoni, non tirandosi mai indietro e rispondendo di sì senza esitazione al tragitto aggiuntivo di quest’anno di via Marconi fino a piazza della Repubblica. Il trasporto ha avuto successo e questa è stata la risposta a tutte quelle cassandre che, invece, avevano premonizzato chissà cosa. Leggere certe critiche – ha confidato Mecarini – ci ha fatto male, anche perché con Sandro abbiamo studiato tutta la tempistica. Siamo arrivati alle 23,47, prima ancora di quanto previsto. Alle 21,37 eravamo già a piazza delle Erbe. La salita di S. Rosa l’abbiamo percorsa con 2 secondi in meno rispetto allo scorso anno. Sia le soste che i percorsi sono stati fatti risparmiando del tempo”. Un ringraziamento è andato poi al capofacchino Sandro Rossi, che è stato “strepitoso” ed a tutti gli addetti, lo staff tecnico e medico. Mecarini però ha un unico cruccio: “Purtoppo abbiamo visto poca gente su via Marconi, mentre c’era una folla oceanica su via Matteotti.Quando decidemmo di fare un sacrificio in più per Santa Rosa e per Viterbo ci sarebbe voluta un pochino in più di elasticità per far godere da più punti la Macchina. Abbiamo anche testato questo percorso nuovo per far vedere il trasporto a più turisti possibili. Nonostante tutto – ha proseguito Mecarini – abbiamo festeggiato il riconoscimento dell’Unesco nella maniera più degna possibile. La speranza è che con questa nostra iniziativa si apra un futuro a 360 gradi per la Macchina che merita una ribalta diversa da quella che ricopre attualmente”. Il capofacchino Rossi ha ribadito la carenza di persone lungo il tragitto nuovo su Via Marconi e l’amarezza avuta nel constatare tutto ciò. “Il tratto di via Marconi non è stato deciso così tra un bicchiere e l’altro – ha tenuto a precisare il capofacchino – Ci sono stati degli incontri, dietro c’è stato un lavoro meticoloso. Ci siamo visto più volte alle 3 di notte su via Marconi perché ci piace fare le cose per bene. Abbiamo anche sentito i facchini più anziani cosa ne pensavano. Insomma, abbiamo fatto un lavoro di squadra. Le perplessità che ci sono state prima del trasporto hanno, quindi, infastidito. Sono stati allertati anche i medici, che giravano tra i facchini per controllare il polso. E’ vero che ci chiamiamo facchini, ma oggi nella squadra ci sono facchini imprenditori, commercianti e liberi professionisti, ma ci accomuna il sentimento per la Santa. Paragonare i facchini ad un branco di pecoroni che sta a sentire un pazzo scatenato non ci sta bene. Lì sotto c’è anche mio figlio ed i figli di tutta la città”. Rossi confida anche di aver pensato di non portare più la Macchina su via Marconi dopo aver visto la poca gente presente sulla via, ma poi, confrontandosi con il presidente del Sodalizio, si è deciso di percorrere lo stesso via Marconi con la girata su piazza della Repubblica. “Vedendo quella via vuota sono rimasto un po’ rammaricato, deluso perché non ha senso portare la Macchina senza i viterbesi. Nonostante ciò, i facchini, a cui non ho detto nulla per non scoraggiarli, hanno percorso il nuovo tragitto. A piazza Verdi uno di loro, Marco Calevi, con le lacrime agli occhi, mo ha detto di non farcela più in quanto aveva avuto uno strappo muscolare alla schiena e si è fatto da parte. Abbiamo, quindi, preso, come prassi un suo sostituto tra chi stava alle corde ed era della sua misura. La scelta era tra mio figlio e Mauro Serafini. Alla fine ho chiesto al presidente del Sodalizio di scegliere e mio figlio dalle corde si è trovato a passare a ciuffo, ma ha affrontato la cosa molto bene”. Ha preso poi la parola Fiorillo che ha sottolineato come,quando si lavora in sintonia, tutto riesce alla grande. Anche per Cesarini c’è stata la massima collaborazione tra tutti. Il sindaco Michelini ha rimarcato come il trasporto sia una cosa seria e come l’incolumità dei facchini come quella pubblica venga al primo posto. “Il Sodalizio in questo ha un ruolo importante – ha affermato il primo cittadino – proprio per la sua capacità organizzativa che mette in campo tutto l’anno. L’amministrazione non vuole mettere il cappello su nessuno dei facchini – ha sottolineato Michelini – Per quello che è la macchina organizzativa è funzionato tutto bene, anche la Protezione Civile che è stata gestita a livello comunale. La Macchina in senso lato ha funzionato bene. Alcune situazioni critiche ci sono state – ha aggiunto Michelini – Come via Marconi dove forse si è fatto qualche tappo di troppo. Certi tappi andavano valutati prima e meglio. Sicuramente via Marconi non si farà tutti gli anni e di sicuro non il prossimo anno con la nuova Macchina, ma i tappi vanno fatti là dove servono”. Il sindaco ha poi affermato che la partecipazione della cittadinanza e non solo ci sia stata ed ha rimarcato come la Macchina sia il simbolo della città. “La Macchina di S. Rosa è il meglio che ci è stato riconosciuto a livello internazionale. Bisognerebbe lavorare intorno ad essa con eventi di livello per richiamare meglio i turisti di qualità”. Per quanto riguarda, infine , la comunicazione il sindaco si è detto dispiaciuto che la diretta di Teletuscia Sabina non si sia potuta vedere in alcune zone della Tuscia risultate non coperte dal segnale ed ha poi aggiunto come la sera del 3, al di là delle presenze politiche, ci sono stati degli ospiti importanti, come la delegazione cinese , che ha già prenotato 500 mila posto d’aereo per Expo 2015. Infine, sulla presenza di alcune persone sulla balconata del teatro Unione il sindaco ha ribadito che né lui, né il Comune hanno mai autorizzato nessuno a vedere la Macchina da lì. “Il Comune non ha la disponibilità del teatro,ma l’impresa che sta facendo i lavori e che è responsabile del cantiere. Accerteremo se hanno fatto o meno reato”. L’assessore Delli Iaconi, infine, ha ricordato le personalità presenti la sera del 3, tra cui il premio Oscar per la scenografia Gianni Quaranta, che è anche assessore alla Cultura di Spoleto e che ha dichiarato di essere pronto a partecipare al concorso di idee per la nuova Macchina di S. Rosa e la dott.ssa Buzzi del Mibac che si è detta favorevole a portare la Macchina di S. Rosa a Milano. “Bisognerà valutare se si potrà fare dal punto di vista tecnico – ha affermato Delli Iaconi – ma già questa mi sembra un’ottima idea”. Infine, la Macchina di S. Rosa è stata vista in streaming da 70 mila persone in 67 Paesi del mondo, tra cui l’Arabia Saudita, il Congo, l’Afghanistan. Inoltre, l’assessore Barelli ha annunciato che dal 19 al 21 settembre prossimi Viterbo sarà presente in una fiera tra le più importanti che è quella del turismo Unesco a Padova. “La nostra Macchina di S. Rosa sarà vicino alla sfinge egiziana ed è questo segnale di quanto sia diventata importante” – ha detto Barelli. Sul sito www.macchinasantarosa.it si sono collegati 70.296 utenti e la pagina di Facebook ha ottenuto oltre 900mila like. Un milione e 627 mila sono state le visualizzazioni ed in 144mila 371 persone hanno visto la trasmissione in diretta. Con uno share dello 0,79%. Il costruttore Fiorillo ha, quindi, invitato tutti la sera di venerdì 12 settembre alle ore 20,30, sotto la Macchina per la cena con i fagioli con le cotiche , dolcetti e vino rosso. La Macchina, attualmente sul sagrato di S. Rosa, sarà smontata lunedì mattina, 15 settembre. Sul concorso di idee per la nuova Macchina il sindaco ha detto che entro il mese verrà predisposto il concorso per individuare poi dai 3 ai 5 progetti su cui fare la gara da gennaio prossimo. “Mi auguro che le imprese siano il più possibile di Viterbo – ha affermato Michelini – e che si possa fare buona parte della nuova Macchina a Viterbo”. I fondi per pagare il concorso di idee ci sono come ci sono dal bilancio 2015, derivanti anche dalla tassa di soggiorno, quelli per la nuova Macchina, attendendo gli aiuti promessi dalla Regione. Il primo cittadino si è mostrato, infine, più che favorevole a far entrare nella commissione che giudicherà i bozzetti della nuova Macchina una rappresentanza del Sodalizio dei facchini.
Wanda Cherubini

