Nell’est Ucraina intorno alla città portuale di Mariupol si registrano sporadici scontri. Il cessate il fuoco firmato lo scorso venerdì a Minsk tra rappresentanti di Kiev e quelli dei ribelli filo-russi ‘globalmente’ regge. Anche se sta venendo sistematicamente violato in alcune aree tutti si sentono soddisfatti del risultato raggiunto. Riuscire a far tacere le armi dopo 5 mesi di estenuanti combattimenti è una grande vittoria. Le accuse di violazioni sono lanciate da ambo le parti in conflitto, ma di fatto nessuno può dire chi sia a sparare. Esistono diversi gruppi autonomi di separatisti che non hanno aderito all’accordo. L’ ottimismo primeggia ed è simboleggiato anche dalla telefonata intercorsa tra il presidente ucraino, Petro Poroshenko e quello russo, Vladimir Putin. I due si sono parlati e si sono detti soddisfatti di come le parti in conflitto in linea di massima rispettino l’accordo.