yara-gambirasioBergamo 12 set. – Ha sempre dichiarato di trovarsi al lavoro il giorno della scomparsa di Yara. Massimo Bossetti però, sospettato di essere l’omicida della ragazzina di Brembate, secondo la perizia svolta dagli inquirenti acquisendo i tracciati dei tabulati del suo cellulare, non si trovava sul luogo di lavoro come dichiarato dall’uomo. Secondo questa ricostruzione, confermata anche dai colleghi del Bossetti, quel giorno non si sarebbe proprio visto. Anche dalle telecamere di sorveglianza sparse nella zona, emerge che Bossetti non è semplicemente passato davanti al centro sportivo da dove Yara è scomparsa: la comparazione tra le immagini e i tracciati del cellulare, rilevano che in quella zona l’uomo è rimasto almeno 45 minuti e quindi non di passaggio.