diplomati premiati bancaConsegnate questo pomeriggio, presso la sede della Banca di Viterbo, in via Polidori, come ormai tradizione, le borse di studio ai neo diplomati e neo laureati figli dei soci dell’ente bancario. In tutto ne sono state assegnate 72: 41 ai laureati (per un valore di 530 euro ciascuna) e 31 ai diplomati (del valore di 270 euro ciascuna). Alla presenza del consiglio d’amministrazione, del direttore Massimo Caporossi e del vice presidente Vincenzo Fiorillo, i numerosi ragazzi, accompagnati dalle rispettive famiglie, sono stati accolti al terzo piano della banca, nella sala dedicata al presidente Michelini, divenuta ormai troppo piccola, come sottolineato dal direttore Caporossi, per contenerne tutti. “Siamo tanti – ha esordito Caporossi – Sono 44 anni che abito questo istituto ed ogni anno aumentiamo sia perché cresce il numero dei nostri soci, che sono arrivati a quota 2660, sia perché aumenta il grado di istruzione, tanto che quest’anno abbiamo più laureati che diplomati da premiare. E riflettendo proprio su questo ho pensato al sacrificio che fanno le famiglie per mantenere agli studi i propri figli, nella speranza poi di far trovare loro un posto di lavoro. Oggi, quindi, non premiamo solo i ragazzi, ma anche i loro genitori a cui dobbiamo dire grazie”. Caporossi ha poi posto l’accento sul problema occupazionale, già anticipato dal vice presidente Fiorillo e dal dott. Migliorati. “Siamo arrivati al 44% di disoccupazione giovanile – ha precisato – ma più è alto il livello culturale e più le opportunità lavorative possono esserci. Questa banca non è solo soggetto finanziario, ma si pone come volano del territorio. Chi si occupa del territorio, quindi, non si può non occupare delle nuove generazioni. Se non facciamo Pil nazionale o locale non facciamo reddito, occupazione. La nostra banca in questi 5 anni di crisi ha scelto di continuare a sostenere l’economia locale, rimanendo vicini ai soci ed alle loro famiglie e lo abbiamo fatto per il nostro ruolo di banca locale. Da 25 anni a questa parte la Banca si è anche posta come elemento occupazionale, tanto che su 100 nostri dipendenti 71 sono figli dei soci. Diamo, quindi, ai soci un’opportunità in più per i loro figli a livello occupazionale anche se, purtroppo, negli ultimi 18 mesi non abbiamo fatto alcuna assunzione e questo lo abbiamo vissuto un po’ come una piccola sconfitta interna”. Il direttore ha, quindi, fatto gli auguri a tutti i ragazzi presenti in sala affinchè qualcuno possa trovare occupazione all’interno dell’istituto bancario o possa , diventando imprenditore, contare sulla Banca di Viterbo. Si è, quindi, passati alla consegna delle borse di studio.

Wanda Cherubini