Le prassi di una buona politica, non contaminata dalla corruzione, passano da un`etica rigida: per questo Avviso Pubblico, associazione di Regioni ed enti locali contro le mafie, presenterà domani il proprio codice etico agli stati generali dell`antimafia a Roma. La Carta, anticipa l`Adnkronos, elencherà i principi della corretta amministrazione a beneficio di chi sarà chiamato a governare gli enti locali. A cominciare dalla necessità per gli amministratori di astenersi “dal chiedere o dall`esigere da concessionari o da gestori di pubblici servizi, qualsiasi atto da cui possa derivargli un vantaggio personale diretto o indiretto”. L`indicazione però non si limita soltanto alla persona del dirigente pubblico. “I parenti o affini entro il quarto grado di parentela” non dovranno godere di vantaggi grazie alla carica ricoperta dall`amministratore. La carta di domani, composta da 23 articoli, andrà ad aggiornare la Carta di Pisa, presentata due anni fa dall`associazione prima che entrassero in vigore le leggi antimafia e anticorruzione. Oggi, come ieri, un pool di esperti, giuristi, amministratori locali e funzionari pubblici, coordinati dal Prof. Alberto Vannucci, hanno lavorato alla stesura del documento.
(Adnkronos)

