“Il rinvio dell`esecuzione di Reyhaneh è segno che le autorità iraniane stanno prendendo tempo e che dobbiamo continuare a premere per ottenere un giusto processo”. Sono le parole di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, in merito a Reyhaneh Jabbari, la ragazza iraniana che rischia di essere impiccata per aver ucciso sette anni fa l`uomo che cercava di stuprarla. Attraverso Aki-Adnkronos International, la madre della ragazza, Sholeh Pakravan, ha rivolto un appello alle “mamme italiane”, ai “politici italiani” e al Vaticano. Amnesty sostiene la richiesta della madre e “rilanceremo – afferma Noury – un altro appello sul nostro sito”.