nessuno-tocchi-cainoRoma, 1 ott. “L`Iran è il primo paese boia nel mondo, in termini relativi più della Cina, e il campionario della sua crudeltà  non ha fine”. Così “Nessuno Tocchi Caino”, l`organizzazione che da anni si batte contro la pena di morte, giudica la vicenda di Reyhaneh Jabbari, la ragazza iraniana che rischia di essere impiccata per aver ucciso sette anni fa l`uomo che cercava di stuprarla. “Il caso lo conosciamo bene, è una legittima difesa da uno stupro e dall`altra parte c`è un sistema che giudica in base a una interpretazione arcaica della legge del taglione”. Attraverso Aki-Adnkronos International, la madre della ragazza, Sholeh Pakravan, ha rivolto un appello alle “mamme italiane”, ai “politici italiani” e al Vaticano.