
Venerdì scorso in due distinti attacchi a due villaggi dello stato di Borno in Nigeria uccise almeno 48 persone. A poche ore di distanza dall’annuncio della firma di un cessate il fuoco tra governo federale nigeriano e i miliziani islamici di Boko Haram con molta probabilità si registrano le prime violazioni da parte di quest’ultimi. L’annuncio della firma dell’accordo era stata dato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Maresciallo dell’Aria Alex Badeh in persona. Tra giubilo e scettiscismo aveva aperto alla speranza nei cuori di tanti di poter ritrovare la pace in un Paese dilaniato da anni di scontri armati tra governativi e ribelli. Lo scorso Venerdì uomini armati hanno attaccato in due distinti momenti due diversi villaggi. Con molta probabilità si trattava di miliziani di Boko Haram. Il primo attacco è stato portato al villaggio di Azur nello stato di Borno. Nel corso dell’attacco sono rimaste uccise almeno 8 persone tra gli abitanti del villaggio. Sempre venerdì altri uomini armati hanno ucciso circa 40 persone nel corso di un attacco condotto contro il villaggio di Abadam lungo il confine tra lo Stato di Borno e la Repubblica del Niger. Se dovesse essere confermato che gli uomini armati erano miliziani di Boko Haram sarebbe fortemente minato il processo di pace. Un processo attivato grazie alla mediazione del Chad e che ha permesso di concludere un duro negoziato concluso con la firma di un cessate il fuoco la scorsa settimana in Arabia Saudita. Un cessate il fuoco che potrebbe essere la strada che conduce alla pace nel Paese africano. A causa di questa rivolta sono morte finora, centinaia di persone e altre migliaia hanno visto cambiare il loro status in rifugiati interni e profughi. Dalla riuscita di questo inizio di dialogo tra le parti dipende anche il destino di 219 studentesse che facevano parte di un gruppo di 276 ragazze rapite il mese di aprile scorso e da allora trattenute in ostaggio dai miliziani. Anche la Francia è stata coinvolta nei negoziati. Un impegno che ha dato i suoi frutti in quanto ha ottenuto il rilascio di suoi cittadini rapiti da Boko Haram.