chiara-poggiPer la morte di Chiara Poggi, uccisa nella villetta di famiglia a Garlasco nel 2007, è sospettato Alberto Stasi al tempo suo fidanzato. Stasi è l’unico indagato per la morte della ragazza. Gli indizi contro di lui sono però, deboli e per questo non si è giunti ancora ad un esito della vicenda. In questi giorni è in corso l’ennesima battaglia legale per dimostrare da una parte la sua colpevolezza e dall’altra la sua innocenza. L’esito delle ultime perizie effettuate sembra non giocare a suo favore. Sembrerebbe che esse evidenziano come Stasi non avrebbe potuto, in alcun modo, camminare all’interno dell’abitazione senza evitare di sporcarsi le scarpe del sangue di Chiara che era tutto disperso sul pavimento. Eppure le scarpe di Stasi sono risultate tutte pulite. Per l’accusa Stasi potrebbe essersi cambiato le scarpe. A peggiorare poi, la situazione sarebbe la scoperta che risulterebbero mancanti un paio di scarpe che Stasi  avrebbe acquistato utilizzando la sua carta di credito. Scarpe che appunto non sono tra quelle prelevate per effettuare esami scientifici dai carabinieri a casa dello Stasi dopo l’inizio delle indagini. Un nuovo elemento che sembra far pendere la bilancia dalla parte dell’accusa. E’ proprio sulle scarpe infatti, che ruota parte delle accuse contro lo Stasi. Dal sopraluogo nella casa subito dopo il rinvenimento del cadavere della ragazza, rinvenimento avvenuto ad opera dello stesso Stasi, è emerso che l’assassino di Chiara ha lasciato impronte di suola di scarpa sul pavimento.  Scarpe che non sono risultate tra quelle rinvenute in casa di Stasi. Però, l’accusa ha sempre sostenuto che il ragazzo si sarebbe disfatto di quelle scarpe incriminanti dopo aver ucciso la fidanzata e dopo aver inscenato il ritrovamento di Chiara chiamando il 118.